Arnold Schwarzenegger fermato all’aeroporto di Monaco: colpa dell’orologio di lusso da dare in beneficenza

Dopo tre ore, l’attore ed ex governatore della California ha accettato di pagare una cifra monstre, tra tasse e multa

Il rigore la fiscalità nell’osservanza delle regole da parte dei tedeschi sono proverbiali. E li ha sperimentati in prima persona anche Arnold Schwarzenegger, che è stato fermato per tre ore dalle autorità portuali di Monaco di Baviera insospettite dall’orologio che la star hollywoodiana portava al polso. Un Audemars Piguet di lusso che ha convinto i doganieri a bloccare l’ex governatore Californiano e sottoporlo a un lungo interrogatorio. E non importa che quell’oggetto che portava con sé Schwarzenegger fosse destinato, il giorno dopo a essere messo all’asta in Austria per raccogliere fondi nella lotta al cambiamento climatico. Le autorità aeroportuali sono state inflessibili e hanno seguito pedissequamente il protocollo da attivare in questi casi. Schwarzy, 76 anni, in viaggio per raggiungere Kitzbühel in occasione del Vertice mondiale sul clima, è stato bloccato e sottoposto a un rigoroso controllo. «Quanti figli hai? Come si chiama la tua compagna? Qual è il tuo patrimonio? Di quanto denaro disponi sul conto corrente?», sono alcune delle domande dei funzionari alle quali ha dovuto rispondere, secondo quanto riferito dal quotidiano Build.


Poi la valutazione della sanzione da comminare: 26mila euro il valore dell’orologio svizzero, 4mila euro di valore fiscale e altri 5mila di multa. Per un totale di 35mila euro, la somma richiesta per chiudere la pratica. L’attore, che ha spiegato la natura benefica del suo viaggio e l’importanza dell’oggetto in questione per il progetto, si è detto disponibile a saldare tutto e subito. Ma, come prevede la legge, metà delle tasse doganali deve essere pagata in contanti. E così, non disponendo di una tale somma di denaro con sé, sarebbe stato quindi accompagnato da un funzionario in banca per effettuare il prelievo. La sua compagna Heather Milligan e un’altra persona che viaggiava con lui, non sarebbero state autorizzate a seguirlo. «È questo il problema della Germania: Si vedono tanti alberi, ma non si vede più la foresta», ha commentato sibillino l’attore e attivista, ironizzando sulla capacità di contestualizzare la situazione da parte delle autorità, prima di accendersi uno dei suoi famosi sigari.


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