Walter Villadei: la partenza per lo spazio dell’austronauta italiano dopo 13 anni di attesa

Nella Stazione Spaziale Internazionale gestirà esperimenti dell’Aeronautica e dell’Asi

Walter Villadei, 49 anni, colonnello dell’Aeronautica militare, andrà per due settimane nello spazio. Lavorerà sulla Stazione Internazionale Iss. Decollerà questa sera da Cape Canaveral con la Crew Dragon. Oggi racconta la sua storia al Corriere della Sera: «L’Aeronautica, dopo aver reato un primo nucleo dedicato allo spazio, come accade nelle altre Nazioni, ha siglato un accordo con l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e mi ha inviato alla Città delle Stelle, vicino Mosca, per addestrarmi come cosmonauta. Era il 2011, 13 anni fa: nel 2014 ci sono tornato per imparare i segreti delle passeggiate spaziali», dice a Giovanni Caprara.


La casa cosmica

Villadei ha atteso 13 anni per guardare la Terra dall’alto: «Tutto rientrava nel nuovo approccio allo spazio per il quale l’Aeronautica ha condiviso lo sviluppo di attività scientifico economiche nelle quali pubblico e privato sono alleati nel compiere passi avanti di forte interesse sociale». Nella “casa cosmica” Villadei gestirà «esperimenti studiati dall’Aeronautica e dall’Asi. Preparati con università, start-up e piccole aziende, sono dedicati allo studio dell’organismo, alla resistenza allo stress, alla difesa dalle radiazioni. Collauderemo una nuova tuta che rileva le condizioni fisiche. Un test dell’Aeronautica simulerà la gestione di uno scontro con un rottame orbitale, uno dell’Asi indagherà lo sviluppo di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Abbiamo battezzato la missione Voluntas per sottolineare la determinazione ad aprire nuove vie nel cosmo».


Da bambino

L’astronauta dice di aver iniziato a sognare lo spazio «Da quando, da bambino, con la paghetta settimanale mi comprai un libro di astronomia. Il cielo e le stelle mi attraevano, entrare in Aeronautica mi è sembrata la via migliore per avvicinarmi a questo mondo. La mia passione ha poi coinciso con i piani dell’Arma Azzurra e dopo un periodo trascorso nella 46ma aerobrigata trasporti, gestendo le missioni internazionali, è arrivato il momento dello spazio». E in famiglia «mia moglie Rosa meriterebbe di salire in orbita con me per aver condiviso i miei obiettivi. Le mie tre figlie, invece, per ora mi osservano con curiosità».

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