Arianna Meloni arringa FdI a Firenze: «Siamo molto attaccati, pensano di farci saltare il sistema nervoso, ma non ci riusciranno»

La responsabile nazionale adesioni e segreteria politica al congresso di partito in Toscana: «Qualcuno vorrebbe far credere che io sia il segretario del partito nominato da mia sorella»

«Siamo molto attaccati, pensano di farci saltare il sistema nervoso, tirano fuori parenti, antenati, ma non ci riusciranno, perché non abbiamo scheletri nell’armadio e perché lo facciamo solo perché ci crediamo. Le rinunce sono tante e non è facile in un periodo in cui non ti puoi fare neanche una passeggiata in centro con tua sorella. Questo percorso non lo stiamo facendo da soli perché dietro a noi c’è una grande comunità». Con queste parole la responsabile nazionale adesioni e segreteria politica di FdI Arianna Meloni interviene al congresso fiorentino del partito a Firenze. E ancora: «Qualcuno vorrebbe far credere che io sia il segretario del partito nominato da mia sorella. Noi siamo un grande partito con una grande squadra: non c’è solo Giorgia Meloni, che è la persona migliore tra di noi e che ci tiene tutti uniti».


«Questo governo – ha dichiarato la sorella della presidente del Consiglio Giorgia Meloni – ha riportato la centralità dell’Italia nello scacchiere europeo e internazionale, adesso ci seguono e ci imitano. Siamo riusciti a portare molte delle nostre idee sulla questione dei flussi migratori, che prima erano esclusivamente sulle nostre spalle; siamo riusciti a far cambiare rotta all’Europa». Cita il decreto Cutro e il piano Mattei, mentre sull’economia italiana «abbiamo smesso di buttare soldi dalla finestra e stiamo tenendo fede punto per punto al nostro programma puntando sulle eccellenze italiane, a partire dal liceo del Made in Italy».


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