Al via Atreju 2023, la festa di Fratelli d’Italia. Arianna Meloni sul treno fatto fermare da Lollobrigida: «Sono orgogliosa di lui»

Tiene banco la polemica per l’assenza di Schlein. Per Ciriani, «la segretaria del Pd ha perso un’occasione»

Svetta Castel Sant’Angelo sul parco allestito con tensostrutture, decorazioni natalizie e persino una pista di pattinaggio. I sentieri, delimitati da bancarelle di cibo, libri e souvenir, sono indicati da una speciale toponomastica: su dei totem azzurri, campeggiano i nomi di Paolo Borsellino, Gabriele D’annunzio, Salvo D’Acquisto, Oriana Fallaci, Grazia Deledda, Norma Cossetto e altri. C’è un venditore di presepi, un altro stand espone dei cornetti portafortuna di Napoli. Vengono distribuite gratuitamente le copie del giornale La voce del patriota, mentre i ragazzi di Gioventù nazionale si autofinanziano provando a piazzare magliette e felpe. È iniziato Atreju 2023, la festa di Fratelli d’Italia. A dare il via alla quattro giorni, il taglio del nastro fatto dal responsabile organizzazione e deputato Giovanni Donzelli, dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, dal capogruppo al Senato Lucio Malan e dal responsabile del programma e deputato Francesco Filini. Dal 14 dicembre, nel centro di Roma, una serie di dibattiti coinvolgeranno politici di destra e di sinistra, artisti, sportivi, personaggi dello spettacolo. Attesissimo l’evento che vedrà protagonista Elon Musk, mentre a Giorgia Meloni spetterà l’onore di chiudere la festa, domenica 17.


Dagli altoparlanti distribuiti lungo l’area, si alternano canzoni natalizie e musica pop. Attorno agli alberi di luminarie, un formicolare di ragazzi con la felpa blu e il logo del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, al servizio come volontari. I parlamentari si distinguono tra la folla per il codazzo di giornalisti al seguito. Avvistata nel fossato di Castel Sant’Angelo anche la sorella della presidente del Consiglio, Arianna Meloni, responsabile nazionale del tesseramento del partito. «Sono stata orgogliosa di lui, ha trovato una soluzione per arrivare a Caivano e andare a lavorare», dice riguardo al caso di Francesco Lollobrigida. È accerchiata, risponde a qualche domanda, poi si allontana con Donzelli che si presta nel ruolo di scorta, tra le risate: «Mi fate fare sempre la parte del cattivo», scherza con i cronisti. Dal banchetto di Gioventù nazionale, a festa iniziata, spunta un cartonato di Elly Schlein: «Potete chiederle tutto quello che volete, ma non risponderà purtroppo», ironizza Andrea Piepoli, membro dell’esecutivo di Gioventù nazionale.


La sua assenza e quella di Giuseppe Conte sono il fulcro di molte domande dei giornalisti, ma i rappresentanti di Fratelli d’Italia schivano ogni polemica. Prevale un clima di festa e, anche dal palco, Ciriani derubrica così l’argomento: «La festa di Atreju è sempre stata orgogliosamente la festa del confronto, il sale della democrazia. È la festa del confronto per chi il confronto non lo teme, l’occasione perduta non è per noi ma per la segretaria del Pd. A tutti coloro che ancora agitano lo spettro di una destra autoritaria dico di venire ad Atreju: troverete un movimento che guarda al futuro, assolutamente contemporaneo, che non si rivolge al passato e che ha vinto tutte le sfide che ha affrontato». La pensa diversamente Roberto Gualtieri. Il sindaco di Roma partecipa al secondo dibattito in programma oggi, sull’autonomia dei territori. E afferma: «Schlein non viene? Secondo me ha fatto bene perché lei è la leader del partito. È una cosa diversa, io ho una funzione istituzionale, una cosa di cortesia, di partecipazione a un dibattito. Per un leader politico è una faccenda più impegnativa».

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