È morto a Torino il partigiano Bruno Segre: aveva 105 anni

«Perdiamo un difensore dei valori della Resistenza, dei diritti civili, dei più deboli, delle minoranze di qualsiasi colore e confessione», ha ricordato il nipote Ruben Segre

È morto a 105 anni Bruno Segre, avvocato e partigiano con il nome di Elio nelle formazioni che parteciparono alla liberazione di Caraglio e Cuneo. «Se n’è andato nella notte, a casa sua, serenamente come tutti vorremmo», ha ricordato suo nipote, l’avvocato Ruben Segre. «Da grande figura della Resistenza qual era, ha resistito fino all’ultimo». Bruno Segre – che Open aveva intervistato lo scorso 25 aprile nella sua casa torinese – era nato a Torino il 4 settembre 1918. Dopo la laurea in giurisprudenza nel 1940, figlio di un genitore ebreo, non ha potuto esercitare la professione di avvocato a causa delle leggi razziali. Fu arrestato nel 1942 e rinchiuso per alcuni mesi nel carcere torinese delle Nuove. Nel 1944 fu rinchiuso di nuovo nella caserma di via Asti, a Torino, all’epoca sede dell’ufficio politico investigativo della Guardia nazionale repubblicana. «La memoria di Torino e di tutta l’Italia perde un difensore dei valori della Resistenza, dei diritti civili, dei più deboli, delle minoranze di qualsiasi colore e confessione – ricorda ancora il nipote Ruben nel giorno della Memoria citato dalla Stampa – Una figura attorno alla quale si stringe tutta la nostra comunità».


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