Crac Evergrande, il colosso immobiliare cinese messo in liquidazione: cosa può succedere ora

L’azienda ha trainato lo sviluppo immobiliare della Cina, ma negli anni ha accumulato 330 miliardi di debiti

Il tribunale di Hong Kong ha disposto l’ordine di liquidazione di Evergrande. Il piano di ristrutturazione presentato dal colosso immobiliare cinese non è stato abbastanza convincente. E il mancato accordo con i principali creditori ha portato alla decisione del tribunale di Hong Kong e alla sospensione del titolo in Borsa, dopo che in poche ore le azioni erano crollate del 20%. «In base all’evidente mancanza di progressi da parte della società nel presentare una proposta di ristrutturazione realizzabile, ritengo opportuno che il tribunale emetta un ordine di liquidazione nei confronti della società e a tal proposito lo emetto», ha spiegato la giudice Linda Chan nella brevissima udienza di oggi. Nel pomeriggio, si terrà una nuova udienza, in cui il tribunale potrebbe nominare un liquidatore ad hoc.


I debiti di Evergrande

Evergrande è stata l’azienda che ha trainato l’impressionante sviluppo immobiliare della Cina negli ultimi anni. Allo stesso tempo, ha accumulato debiti per circa 330 miliardi di dollari e si è trasformata nel simbolo della crisi immobiliare che da anni preoccupa Pechino. L’azienda è risultata inadempiente nei pagamenti per la prima volta nel 2021, dopo che il presidente cinese Xi Jinping aveva ordinato un blocco dei prestiti agli sviluppatori nel tentativo di sgonfiare la bolla immobiliare. Lo scorso dicembre, Evergrande aveva ottenuto una tregua dal tribunale di Hong Kong, annunciando che era al lavoro per «perfezionare» un nuovo piano di ristrutturazione del debito.


Cosa succede ora

La tregua è durata poco e oggi l’alta corte ha disposto l’ordine di liquidazione, con Shawn Siu, direttore esecutivo di Evergrande, che ha definito«molto deplorevole» la decisione del tribunale. «Possiamo solo dire che abbiamo fatto del nostro meglio», ha osservato il dirigente al quotidiano economico cinese 21st Century Business Herald. L’azienda, ha assicurato Siu, «affronterà le difficoltà e i problemi e adotterà tutte le misure legali del caso». Evergrande, che ora potrà fare ricorso in appello, ha già fatto sapere che farà tutto il possibile «per portare avanti con costanza il funzionamento normale delle sue attività con la premessa di salvaguardare i diritti e gli interessi legittimi dei creditori nazionali ed esteri». Allo stesso tempo, il colosso cinese si impegna a comunicare «in modo proattivo con il liquidatore» e a cooperare «in conformità con la legge». Oggi pomeriggio, salvo sorprese, verranno annunciati i liquidatori provvisori della società, che ci si aspetta possano assumere la gestione della società e negoziare con i creditori sulla ristrutturazione del debito.

Foto di copertina: EPA/Mark Cristino | Un complesso residenziale di Evergrande a Pechino, in Cina (4 dicembre 2023)

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