Olbia, ritrovati i due amici di 15 e 17 anni scomparsi da nove giorni. Dietro la fuga l’ombra di una rapina a mano armata

Nei loro confronti è stato disposto il fermo di indiziati di delitto e il successivo accompagnamento presso il Cpa competente

Si ipotizza che i due amici di 15 e 17 anni scomparsi la sera dello scorso 25 gennaio a Olbia, e ritrovati nel pomeriggio di oggi – 3 febbraio -, possano aver tentato di disperdere le loro tracce perché coinvolti in una tentata rapina a mano armata. Karol Canu e Giuseppe Contini sono stati rintracciati le scorse ore, quando gli agenti della Polizia e i Carabinieri sono riusciti a rintracciarli seguendo alcuni loro amici, all’interno di un bar. Sembra che gli amici si fossero organizzati per portare ai due del cibo nel nascondiglio che avevano scelto.


L’ipotesi

Gli investigatori ipotizzano che i giovani siano stati coinvolti in qualche guaio, e per sfuggire alle conseguenze abbiano deciso di far sparire le loro tracce. Nello specifico, i due sono fortemente indiziati del reato di rapina a mano armata nei confronti di un esercente del centro cittadino. Lo ha fatto sapere la Polizia, spiegando che proprio questo potrebbe averli indotti alla fuga. Nei confronti dei due minorenni è stato disposto il fermo di indiziati di delitto e il successivo accompagnamento presso il Cpa competente. Nelle scorse ore erano stati accompagnati in commissariato a Olbia, dove li hanno raggiunti i genitori. I quali nei giorni passati avevano lanciato appelli per loro, via social e in tv, coinvolgendo anche il programma Chi l’ha visto?. «È la fine di un incubo, grazie a tutti»: queste sono le prime parole della madre di uno dei due.


I ringraziamenti

«A nome della mia assistita, si rivolge particolare gratitudine per l’encomiabile servizio pubblico svolto alla Polizia di Stato, ai Carabinieri di Olbia e al pubblico ministero della Procura di Tempio Daniele Rosa, tutti incessantemente impegnati nelle ricerche per favorire la positiva e sollecita conclusione di un allontanamento, forse inconsapevole, i cui principali effetti sono stati l’angoscia e il timore delle famiglie per le sorti dei giovani», ha dichiarato invece Ivano Lai, che assiste la mamma di uno dei due amici.

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