La denuncia di una coppia che pubblica contenuti su OnlyFans: «Rubano i nostri video e ci ricattano»

Le inchieste sono state tutte archiviate. I due coniugi guadagnano 155mila euro l’anno

Una storia di inchieste (archiviate). Quella che ha coinvolto Annalisa “Atomic Blonde” su OnlyFans e suo marito. La prima, scrive La Stampa, riguarda i primi contenuti lanciati dalla 32enne sulla piattaforma da 170 milioni di utenti. Abbandonato il lavoro da grafica, Annalisa inizia a pubblicare i primi nudi integrali sul sito web. Ma qualcuno, con la funzione «registra schermo», ruba il filmato e lo lancia su WhatsApp, tutto gratis. Tramite un legale torinese, la giovane presenta denuncia. Eppure, il gip richiede l’archiviazione. Un anno dopo anche il marito decide di prendere parte alla creazione di contenuti a pagamenti su OnlyFans. La coppia inizia a proporre video di rapporti completi, al costo di circa 50 dollari (il 20% va al proprietario della piattaforma). Il numero dei follower-acquirenti aumenta, con loro cresce anche il fatturato: 155mila euro l’anno. I due decidono così di aprire una società a Chieri.


A un certo punto, il marito di Annalisa si accorge che un utente ha filmato tuti i video della coppia e li sta vendendo a 6 euro l’uno su Telegram. «Per noi si tratta di lavoro visto che siamo una società registrata e all’agenzia delle Entrate paghiamo le tasse. Questa storia ci ha creato un grave danno economico», hanno raccontato al giornale di Torino. Presentano denuncia, ma il gip archivia anche questa volta perché non si è riusciti a risalire al responsabile. Lo scorso settembre arriva un’altra querela della coppia per tentata estorsione. Mentre l’ultima querela risale a poche settimane fa, quando la 32enne viene ingaggiata da uno studio medico per fargli pubblicità. Qualcuno pubblica però il video sui social, mixato con spezzoni hard della ragazza. «E ora siamo qui dall’avvocato per l’ennesima denuncia – spiega Annalisa – perché vorremmo che gli investigatori ci dessero una mano. Queste vicende mi hanno fatto davvero male».


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