Corteo contro la Rai a Roma, «Casa mia» di Ghali diventa l’inno della protesta pro Palestina – Il video

La manifestazione per chiedere le dimissioni dell’ad Sergio e una «informazione senza censura» sulla Palestina

Circa 5mila manifestanti hanno sfilato in corteo a Roma verso la sede Rai di via Teulada per protestare contro le «censure» della tv di Stato sulla situazione a Gaza. «Siamo migliaia, siamo la marea antifascista», urlano i presenti. Arrivati a piazza Mazzini i manifestanti hanno fatto risuonare dalle casse Casa Mia, la canzone di Ghali con cui il rapper è arrivato quarto al Festival di Sanremo e dal quale sono partite le polemiche dopo il suo appello dal palco dell’Ariston, quando ha detto: «Stop al genocidio». Ballando e cantando anche canzoni arabe, gli studenti hanno raggiunto via Teulada dove – guidati dai promotori del corteo, la Rete degli studenti Medi, Sinistra universitaria, e degli attivisti di Spin Time – hanno urlato: «Vergogna, questa non è informazione ma disinformazione», e chiesto le dimissioni dell’Ad Roberto Sergio. Nei giorni scorsi si sono susseguite diverse proteste, e altrettanti scontri, nelle maggiori città d’Italia. Giovedì 15 febbraio, davanti alla sede regionale degli studi Rai a Bologna, un migliaio di manifestanti sono venuti a contatto con gli agenti di polizia e carabinieri schierati davanti agli uffici, che hanno risposto al lancio d’oggetti con manganellate. Così come era avvenuto a Napoli due giorni prima, dove si era svolta una manifestazione contro la reazione da parte della tv pubblica agli appelli pro-Palestina di Ghali e Dargen D’Amico durante la kermesse canora.


Video copertina: INSTAGRAM/STORIE SPIN TIME | La protesta davanti alla sede Rai di via Teulada a Roma


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