«Tina Rispoli è il capo del clan Marino di Secondigliano»: la rivelazione del collaboratore di giustizia sulla moglie di Tony Colombo

È quanto contenuto nelle motivazioni del Riesame che ha confermato l’arresto in carcere per la vedova del boss Gaetano Marino, ora sposata con il cantante neomelodico

Quando Tina Rispoli, vedova di Gaetano Marino, boss dei cosiddetti scissionisti che diedero vita alla prima guerra di Scampia contro l’impero di Paolo Di Lauro nei primi anni Duemila, è stata arrestata lo scorso ottobre insieme al marito Tony Colombo insieme ad altre 25 persone nell’ambito di un’indagine della Dda sulle attività imprenditoriali e finanziarie del clan di Secondigliano, si è immediatamente opposta alla misura cautelare in carcere attraverso i suoi legali. E una settimana più tardi il tribunale del Riesame di Napoli ha rigettato la sua richiesta. Nelle motivazioni emergono ora le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Tamburrino, ex braccio destro di Marco Di Lauro che con le sue rivelazioni ne ha reso possibile l’arresto, il quale ha svelato come i legami di Rispoli con la famiglia del marito e il suo mondo siano ancora molto forti.


Lei «è il capo del clan Marino» di Secondigliano, ha detto Tamburrino. Un potere che avrebbe assunto proprio in seguito alla morte del marito Gaetano, ucciso sul litorale di Terracina nel 2012 ereditandone le fortune. «Rispoli sarebbe diventata un punto di riferimento economico per gruppi criminali con problemi di liquidità», scrive il Corriere della Sera. I quali si sarebbero rivolti a lei per finanziare le proprie attività e ripianare i debiti scaturiti dalla lotte tra i clan. La 49enne si era sposata nel 2019 con il cantante neomelodico Tony Colombo e le stravaganze delle coppia avevano attirato l’attenzione su quella unione. Ora sono stati arrestati insieme a Vincenzo Di Lauro, secondogenito di Paolo Di Lauro: la procura di Napoli contesta a Tina Rispoli anche il concorso esterno in associazione mafiosa.


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