Israele colpisce nel cuore del Libano, fiamme e fumo a 50 km da Beirut: «Distrutti depositi di armi di Hezbollah» – I video

Raid sulla zona industriale di Ghazieh, almeno 8 feriti. L’idf: «Risposta al lancio di un drone su Tiberiade»

Israele ha colpito oggi con raid aerei alcuni obiettivi sulla costa del Libano, diverse decine di chilometri a nord del confine. Un salto di qualità dunque rispetto agli scontri a fuoco degli scorsi mesi con Hezbollah, quando gli strike israeliani si erano spinti di rado al di là delle zone più vicine al confine – salvo quando colpì Beirut ai primi di gennaio per eliminare il numero 2 di Hamas Saleh al-Arouri. Diversi video diffusi sui social e sui media libanesi mostrano invece oggi fiamme impressionanti e un’enorme nube di fumo alzarsi da un’area nella zona di Ghazieh, circa 50 chilometri a sud della capitale ed altrettanti a nord di Israele, sulla costa del Mediterraneo. Ai media libanesi risulta che nell’area colpita – la zona industriale poco fuori la città di Sidone – ci fossero un depositi di barili di petrolio, un altro di pneumatici e un terzo di carburante per generatori elettrici. L’esercito israeliano ha poi rivendicato l’attacco sostenendo invece che quelli colpito fossero in realtà depositi di armi di Hezbollah, e che i raid siano stati lanciati in risposta all’esplosione di un drone verso Israele, non lontano dal lago di Tiberiade. «Continueremo a rispondere con forza alle aggressioni di Hezbollah», ha detto un portavoce dell’Idf. Secondo fonti mediche locali l’attacco avrebbe fatto almeno 8 feriti, anche se nessuno verserebbe in gravi condizioni.


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