La confessione di Ranucci: «Sulla vicenda Tosi ho pensato di buttarmi dalla finestra per quanto mi sentivo ferito»

Il conduttore di Report racconta un periodo complicato della sua carriera. «Grazie alla scorta posso continuare a fare il mio lavoro in libertà»

Durante la “vicenda Tosi“, sul presunto uso dei fondi neri della Rai per costruire dei dossier contro di lui, Sigfrido Ranucci, conduttore di Report ammette di aver avuto un «pensiero obliquo, ho pensato di buttarmi dalla finestra per quanto mi sentivo ferito. Le reazioni che c’erano in quel momento erano pesantissime nei miei confronti, ero davvero convinto di aver chiuso una carriera che ancora doveva decollare. Fu un momento veramente difficile della mia vita, il più complicato». Il giornalista, ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, ha raccontato a Giorgio Lauro e Geppi Cucciari quel momento tanto difficile della sua carriera.


«Grazie alla scorta vivo il mio lavoro in libertà»

Oggi Ranucci, che vive sotto scorta 24 ore su 24, ha spiegato di non temere per la sua vita: «Non ho paura, ci sono cose peggiori e grazie alla scorta posso continuare a fare il mio lavoro in libertà». «Stamattina a Report – ha spiegato – sono arrivati quattro nuovi procedimenti penali su vecchie puntate e una richiesta di mediazione da parte della famiglia Berlusconi sulle due puntate che abbiamo fatto. L’avvocato della famiglia Berlusconi che ce l’ha mandata e sfiga vuole che sia anche il professore universitario di mio figlio. Che comunque al suo esame, di diritto civile, ha preso 30…». E ancora sullo share: Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel passaggio alla domenica, abbiamo tenuto quasi tutto il nostro pubblico anche se certo non siamo felici di andare contro Fazio». Ha mai pensato, anche lei, di passare a Discovery? «No, io amo la Rai, forse qualcuno sarebbe contento se me ne andassi, ma non gli do questa soddisfazione. Forse qualcuno mi avverte come un problema, ma io e la mia squadra ci sentiamo delle risorse», ha concluso il conduttore.


Leggi anche: