Lo spoglio in Sardegna e il mini distacco tra Todde e Truzzu. Lorenzo Pregliasco (YouTrend): «Ecco perché un ribaltone è improbabile»

Il direttore di YouTrend commenta a “Open” le indiscrezioni su un possibile riconteggio: «Non ricordo un solo caso in cui è stato fatto per davvero»

In Sardegna si allungano i tempi per la proclamazione degli eletti alle Regioni, visto che lo spoglio va ancora avanti da cinque giorni. I dati riportati dal sito della Regione dicono che sono state scrutinate 1825 sezioni su 1844 totali, con 19 che ancora mancano all’appello. Nelle scorse ore si è fatta strada l’indiscrezione secondo cui il vantaggio che separa Alessandra Todde – candidata Pd-M5s e data per vincitrice – e Paolo Truzzu si starebbe assottigliando sempre di più. Ma è davvero possibile che si arrivi a un ribaltone? «È altamente improbabile», spiega a Open Lorenzo Pregliasco, analista politico e direttore di YouTrend. Per quanto si tratti di un’elezione piuttosto contesa, i voti che separano i due candidati sono nell’ordine delle migliaia. Giuseppe Conte, a margine di un evento a Pescara, ha detto che i voti di scarto su cui può contare Todde «sono più di 1.600». Secondo il centrodestra, invece, il distacco potrebbe scendere anche sotto quota mille.


L’ipotesi (molto poco probabile) di un riconteggio

A prescindere da chi abbia ragione, resta il fatto che il gap sembra piuttosto difficile da colmare. «A Truzzu non basta recuperare una decina di voti, il che potrebbe anche accadere. Per recuperarne 1.600 devono esserci stati errori diffusi su più seggi e, soprattutto, tutti a suo sfavore», commenta Pregliasco. La speranza del centrodestra in questo momento si concentra soprattutto sul controllo delle schede contestate. La verifica spetta alle Corti d’Appello, che in caso di incongruenze nei verbali possono correggere i risultati di alcuni seggi e rifare le somme. Secondo alcune indiscrezioni, se i risultati ufficiali dovessero attestare uno scarto tra i due candidati sotto i mille voti, il centrodestra potrebbe valutare l’ipotesi di fare appello al Tar e chiedere un riconteggio. «Non ricordo un solo caso in cui sia stato effettivamente chiesto. È un’opzione che non ho mai visto fare», precisa il direttore di YouTrend. Di elezioni regionali molto ravvicinate ce ne sono state diverse: quelle del 2000 in Molise oppure quelle vinte da Debora Serracchiani in Friuli-Venezia Giulia nel 2013. Eppure, in nessuno di quei casi si arrivò a un riconteggio delle schede.


Lo «spin» dei politici locali

In attesa che arrivino i dati definitivi sulle elezioni in Sardegna, le possibilità di un sorpasso di Truzzu ai danni di Todde sembrano essere piuttosto remote. «Se ci fosse stato davvero un margine per un ribaltone, non credo che si sarebbero espressi il presidente del Consiglio e i principali leader politici nazionali per riconoscere la sconfitta», osserva Pregliasco. Seguendo questo ragionamento, le indiscrezioni di queste ore potrebbero rivelarsi niente di più che un tentativo da parte di alcuni esponenti del centrodestra sardo di dare uno «spin» comunicativo all’esito delle elezioni. «Ho come l’impressione – conclude il direttore di YouTrend – che si punti più che altro a sollevare un polverone in cui la gente non capisce più chi ha vinto. E sullo sfondo rimane un senso di confusione».

Foto di copertina: ANSA/Fabio Murru | Giuseppe Conte, Alessandra Todde ed Elly Schlein festeggiano la vittoria alle elezioni regionali in Sardegna (Cagliari, 27 Febbraio 2024)

Leggi anche: