Redditi, come cambia il 730: un questionario per la dichiarazione precompilata

La novità annunciata dall’Agenzia delle Entrate debutterà con le dichiarazioni 2024

Il 730 va in pensione? La dichiarazione dei redditi così come l’abbiamo sempre fatta potrebbe presto cambiare. Al posto di riquadri da riempire e moduli da compilare arriva un modello di dichiarazione precompilata semplificato. L’Agenzia delle Entrate spiega che a partire dalle dichiarazioni dei redditi 2024 sull’anno di imposta 2023 sarà introdotto un nuovo meccanismo di interazione con il contribuente. Che non sarà più basato sui campi del modello dichiarativo, ma sulle informazioni che l’AdE già possiede riguardo il cittadino. Che poi potrà verificare ed eventualmente integrare quelle dichiarazioni. Ed interagire con l’applicativo web della dichiarazione precompilata attraverso un linguaggio facile e comprensibile.


I dati

I dati, spiega oggi Il Messaggero, saranno poi riportati nei campi corrispondenti della dichiarazione, senza che il contribuente debba consultare le istruzioni per la compilazione. Quindi, spiegano dall’AdE, sarà come compilare un questionario. Nel quale il cittadino potrà aggiungere le spese sanitarie, il mutuo, gli eventuali lavori di ristrutturazione del suo immobile e così via. Poi il sistema compilerà campi e codici. «Tramite appositi avvisi», si legge nella memoria al Parlamento depositata dal direttore dell’agenzia Paolo Ruffini, «il contribuente sarà reso consapevole del fatto che sta confermando, ovvero modificando, le informazioni proposte dall’Agenzia, in quanto tale azione assume rilevo ai fini della compilazione della dichiarazione». Se ci sono dati che il fisco non ha il contribuente sarà informato dei motivi del mancato utilizzo e assistito in un percorso guidato.


La modalità semplificata

L’Agenzia delle Entrate vuole per quest’anno affiancare la modalità questionario a quella tradizionale della dichiarazione precompilata. Per dare ai contribuenti la scelta di quale utilizzare. Agli inizi di maggio, dopo l’ok del garante della privacy, arriverà il questionario. Che si installa nella scia della semplificazione inaugurata nel 2015 con la precompilata. Oggi utilizzata da 4,5 milioni di contribuenti. E quest’anno arriva la precompilata anche per le Partite Iva.

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