Vincenzo Spadafora: «Sono gay ma cattolico praticante. Vorrei l’adozione per i single»

L’ex ministro M5s: mi sposerei ma a 50 anni ancora aspetto di trovare la persona giusta

Vincenzo Spadafora, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio e ministro per le politiche giovanile e lo sport, non è stato rieletto con il Movimento 5 Stelle in Parlamento. Oggi parla con il Corriere della Sera del suo coming out in tv e del suo desiderio di adottare un adolescente. Ma anche di quando è arrivato per la prima volta a Roma con l’Unicef: «Decisi che non l’avrei lasciata mai, anche quando il presidente della Regione Campania Andrea Losco mi volle con sé. Si iniziava alle 7, davanti al Palazzo c’era ogni tipo di manifestazione. Più che una vetrina, fu una palestra». Nel 2008 è diventato presidente dell’associazione: «Sono stato nominato primo Garante per l’infanzia e l’adolescenza, ma nel 2016 Laura Boldrini ha deciso che ci voleva una donna. All’epoca la vidi come un’ingiustizia, invece ora la ringrazio: il giorno dopo mi chiamò Di Maio».


L’incontro con Di Maio

Spadafora dice che con Di Maio «avevamo stima reciproca: lo convinsi a fare il ministro degli Esteri anziché del Lavoro, aveva i numeri giusti. Abbiamo fatto coppia fissa fino al limite delle illazioni di Vittorio Sgarbi, che poi si scusò». E racconta i suoi progetti futuri: «Dopo le Europee lancerò un network, a cui ho lavorato in questi mesi, di persone e associazioni che operano con successo nei loro territori in vari campi. Insieme, daremo al centrosinistra il nostro contributo per definire un’identità comune». In questo progetto, dice, porta sé stesso: «L’essere gay ma cattolico praticante, che non vuol dire frequentare i cardinali. La vita mi ha portato ad essere più cose insieme». Del suo coming out dice di essersi accettato tardi: «Il primo vero compagno l’ho avuto a 35 anni: prima scappavo».


L’adozione per i single

Dice che si sposerebbe: «A 50 anni aspetto ancora la persona giusta». E che gli hanno affibbiato una relazione con Alberto Matano. Dice di voler portare avanti l’adozione per i single «perché è una cosa incomprensibile che non si possa fare». Mentre sulla maternità surrogata «non critico chi lo fa, anzi. Ma adotterei un adolescente». Infine, su Giuseppe Conte: «Fa parte della storia d’amore finita con il Movimento. Ci siamo scritti quando è scomparso suo padre, in modo affettuoso».

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