Il caso del bambino di 9 anni in carcere in Siria per offese al presidente Bashar al-Assad. La denuncia di una Ong

Muhammad al Ali è stato sorpreso a scrivere su una delle fotografie di Assad presenti nella scuola di Marj Qata, località a ovest di Homs, terza città siriana a nord di Damasco

Un bambino di 9 anni si trova da dieci giorni in un carcere siriano con l’accusa di vilipendio dell’immagine del presidente Bashar al-Assad. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui Muhammad al Ali sarebbe stato sorpreso a scrivere su una delle fotografie di Assad presenti nella scuola di Marj Qata, località a ovest di Homs, città a nord di Damasco. Dopo essere stato picchiato dal preside dell’Istituto, raccontano i media locali, il bambino di 9 anni è stato fermato dalla polizia segreta del governo siriano. «Da dieci giorni il bambino è rinchiuso in una cella della sede della Sicurezza politica nella città di Homs e i genitori chiedono ogni giorno il suo immediato rilascio», riferisce l’Osservatorio. Nel febbraio del 2011, in Siria erano scoppiate proteste anti-governative innescate dall’arresto dei servizi di sicurezza di Damasco, di alcuni bambini considerati colpevoli di aver scritto sui muri della scuola slogan a favore delle proteste arabe a Tunisi e in Egitto. In quell’occasione, le autorità siriane avevano risposto con una sanguinosa repressione, degenerata in una guerra civile, successivamente trasformata in una guerra ancora in corso su scala regionale e internazionale. L’Onu nei giorni scorsi ha affermato che il conflitto siriano ha ucciso più di mezzo milione di persone.


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