Lezioni di canto di Francesca Michielin: ecco il trucco per fare Beyoncé e Taylor Swift

I consigli della cantante per raggiungere tonalità che sembrano inarrivabili

Francesca Michielin regala ai suoi follower sui social una lezione di canto, partendo dal video di una ragazza che prova a cantare “Texas hold ‘em” di Beyoncé e dice: «Io da soprano non ci arrivo». Michielin quindi spiega: «Per chi non lo sapesse, Beyoncé è un mezzo soprano, quindi riesce ad arrivare efficacemente a delle note basse anche come un re tre, cioè un re sotto il do centrale che indichiamo simbolicamente come C4. Io sono Soprano. Però a questo re ci sono arrivata. Il fatto è il re che ho cantato faceva qualitativamente diciamo lo schifo. Tante canzoni anche di Taylor Swift in “Folklore” specialmente che è a sua volta è un mezzo sovrano sono estremamente belle potenti corpose. Magari io come Soprano ci posso anche arrivare, però non riuscirò mai avere una diciamo grana vocale così efficace».


La tessitura

«Questo perché ciò che differenzia soprani da contralti, contralti da mezzosoprami, eccetera non è tanto l’estensione quanto più la tessitura. Parola meravigliosa per indicare qualcosa di simile al timbro, ma che riguarda proprio più come noi a quelle note ci arriviamo. Perché noi ci possiamo anche arrivare, poi figuratevi studiando, quella tecnica riusciamo ad ampliare sia il nostro range verso il basso che il nostro range verso l’alto. Questo perché un Soprano anche cantando perfettamente la canzone di Beyoncé non può avere ovviamente la sua fisicità vocale.


L’aiuto del microfono

«Questo dilemma tra cosa differenzia i mezzi dai Soprani dai contralti, anche perché nella musica pop noi banalmente, a differenza dei cantanti lirici, utilizziamo il microfono. Quindi se un Soprano vuole cantare note che non sarebbero proprio nel suo e io lo faccio spesso perché la notte altissime da Soprano hanno le faccio così tanto perché è proprio una questione anche stilistica del mio repertorio. Però banalmente se io voglio cantare delle canzoni più basse o il microfono, quindi alzo il volume, ciao. Però è molto importante sapere che ciò che distingue veramente le vocalità e le rende uniche è la grana che ognuno di noi ha in queste magiche corde vocali».

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