Ilaria Salis, l’appello della scrittrice ungherese Edith Bruck: «Supplico Orban di lasciarla libera. Ma il governo Meloni faccia di più» – Il video

Le parole a Il Cavallo e la torre: «Protestava contro nazisti. Una vergogna legarla come un cane»

«Non posso che supplicare l’autorità giudiziaria, il presidente Orban, di lasciare libera Ilaria Salis che ha protestato contro un gruppo di neonazisti e neofascisti a Budapest. Proprio contro coloro che hanno annientato la mia famiglia, mi hanno privato di tuti i diritti, mi hanno fatto perdere il mio paese di origine che è l’Ungheria». Questo l’appello lanciato dalla scrittrice ungherese Edith Bruck a Il Cavallo e la Torre, che aggiunge: «è una vergogna portare in tribunale una ragazza legata come un cane. Meloni, che pare avere un buon rapporto con Orban, può farlo intervenire immediatamente. Il governo italiano deve fare di più». «Mi sembra che non siamo nella civile Europa – ha aggiunto la scrittrice -. Io credo che sia una vergogna non soltanto per l’Ungheria ma per tutta l’Europa che si possa portare in tribunale una ragazza legata come un cane. Portare una ragazza in tribunale legata mani e piedi è un’immagine allucinante, non si può neanche commentare una cosa del genere. Non voglio fare politica ma i politici, soprattutto la presidente Meloni, che pare avere un buon rapporto con Orban, può farlo intervenire immediatamente e far tornare a casa questa ragazza. Il governo italiano deve darsi da fare di più, molto di più. È un suo cittadino che è trattato come una specie di bandito. È singolare che non protestino di più, che non facciano di più. Devono fare il massimo per portare a casa i loro cittadini. Dipende anche dal governo italiano».


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