Zerocalcare in aula a Budapest per Ilaria Salis: «Il tribunale presidiato da neonazisti»

«All’inizio pensavo fossero guardie – continua -, poi ho visto i vari simboli nazisti», ha detto il fumettista romano che su “Internazionale” sta raccontando la vicenda giudiziaria della 39enne

Anche Zerocalcare era presente oggi a Budapest, per la seconda udienza del processo a carico di Ilaria Salis, la 39enne da 13 mesi in carcere a Budapest con l’accusa di aver aggredito tre militanti di estrema destra. Il fumettista romano – che su Internazionale sta raccontando la vicenda processuale di Salis e di altri antifascisti accusati in Ungheria nella rubrica dal titolo Questa notte non sarà breve – ha fatto sapere al Corriere della Sera di aver ricevuto minacce da parte di alcuni estremisti di estrema destra presenti a Budapest. «L’ingresso del tribunale era presidiato dai neonazisti che filmavano e fotografavano tutti quelli che arrivavano, con telefonini e telecamere», spiega Zerocalcare. «All’inizio pensavo fossero guardie – continua -, poi ho visto i vari simboli nazisti». Il gruppo di estremisti ha minacciato il gruppo di circa 15 persone all’arrivo in Tribunale: «Stai zitto o ti spacco la testa», hanno detto ai presenti. «Ci hanno fatto delle riprese con i telefonini, ci hanno ripreso e il nostro traduttore ci ha detto che ci stavano minacciando», ha ribadito l’avvocato di Salis Eugenio Losco. Nell’udienza di oggi, i giudici hanno deciso che la 39enne rimarrà in carcere. Il tribunale ha infatti respinto la richiesta di passare ai domiciliari in Ungheria presentata dai suoi legali.


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