Il figlio disabile deve vivere con almeno 20 gradi in casa: le arriva una bolletta del gas da 1200 euro

La storia di Giuseppina e David

David è un ragazzino di 13 anni affetto da grave disabilità. A causa della sua malattia i medici gli hanno prescritto di vivere in ambienti con almeno 20 gradi centigradi. A deciderlo il reparto di cardiologia del policlinico di Milano: «Il giovane con sindrome di Down e disturbi dello spettro autistico e frequenti bronchiti deve mantenere una temperatura costante». Ma la madre Giuseppina ha un problema: le bollette. Il Quotidiano Nazionale fa sapere che per i due mesi compresi tra il 28 novembre 2023 al 29 gennaio 2024 le è stata fatturata una bolletta del gas dell’importo complessivo di 1.178,49 euro. Lei e il figlio non hanno usufruito delle agevolazioni sulle tariffe delle forniture energetiche. Non hanno nemmeno sconti sull’Iva. «E non posso neppure contare su una protezione minima come la non disalimentazione di gas ed energia in caso di mancati pagamenti», racconta lei.


La rateizzazione

«Io voglio pagare le bollette, ma nella giusta misura, con importi che tengano conto della nostra situazione reale», dice oggi. «I nostri non sono consumi di piacere, non sono consumi dovuti ad una scelta personale o a sprechi. Sono consumi dettati dai bisogni di mio figlio, bisogni primari. Chiedo che ci sia riconosciuto quanto è giustamente riconosciuto in altri casi di gravissima disabilità: nnanzitutto la salvaguardia contro l’eventualità di una disalimentazione delle forniture, quindi uno sconto sull’Iva per le bollette energetiche e per l’acquisto di impianti di riscaldamento o condizionamento. Non capisco perché nulla di tutto questo ci sia stato concesso finora sebbene abbiamo delle certificazioni firmate dai medici», aggiunge. Per ora ha soltanto la rateizzazione: «Un piccolo aiuto ma nulla di risolutivo, purtroppo. Non posso mica continuare a rateizzare ogni bolletta che mi viene inviata».


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