Fabrizio Cicchitto: «L’amicizia tra Silvio e Putin? Era un rapporto omosessuale di tipo mentale»

L’ex capogruppo di Forza Italia si racconta: l’iscrizione alla P2? Frutto della depressione

Non ha più una pistola per difendersi. Prima ne aveva tre. Mentre l’iscrizione alla P2 è stata frutto della depressione. L’ex capogruppo di Forza Italia Fabrizio Cicchitto parla oggi dei suoi ricordi in un’intervista a Repubblica. «Sparavo al poligono», dice. Poi rievoca: «Mi sono iscritto al Partito socialista a diciott’anni, nel 1959. Poi il leader della corrente socialista della Cgil Ferdinando Santi mi propose di entrare nell’ufficio studi. Molto lavoro sul campo. Nelle fabbriche tessili». Ma la Cgil «non era questa di adesso. È stata una grande scuola, il meglio della cultura politica di sinistra».


Una cavolata

L’iscrizione alla P2 invece «è stata la cavolata più grande della mia vita. Avevo da poco litigato con Craxi, ed ero sprofondato in una grave depressione. Cominciai a soffrire di manie di persecuzione. Mi feci lusingare dal fatto che loro controllavano il Corriere della Sera, offrivano buona stampa, protezione. Presi tutto sottogamba. Avevo ricevuto molte lettere anonime. Di minacce. Mi pedinavano. Sapevano chi vedevo, dove andavo, le donne che incontravo. Mi dissero che avrebbero risolto la cosa delle minacce». Con Gelli, ricorda, «ci vedemmo un paio di volte all’Hotel Excelsior. Un tipo opaco. Non era brillante neanche nella malvagità. Erano chiacchierate oziose. Ogni volta che uscivo da lì mi chiedevo: ma perché mi voleva parlare? Ho sempre sospettato che c’erano altri elenchi fatti sparire in Uruguay».


Berlusconiano

Infine, dice che è diventato berlusconiano «come reazione a Mani Pulite, che aveva annientato il mio partito». Scelse il Cavaliere «per rivalsa politica. Ci avevano massacrati. E come diceva Pertini: a bandito, bandito e mezzo». Mentre l’amicizia di Berlusconi con Putin «era un rapporto omosessuale di tipo mentale. Reciproca ammirazione. Silvio ammirava in Putin l’uomo forte, Putin vedeva in Silvio l’uomo di successo».

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