È morto Italo Rota, addio all’architetto del Museo del Novecento a Milano: aveva 70 anni

«Perdiamo un amico e una persona molto importante degli ultimi anni della cultura italiana. Un uomo sofisticato con un pensiero inaspettato e originale. Per Triennale è una perdita enorme», ha detto il presidente di Triennale Milano

È morto a 70 anni l’architetto Italo Rota, che nel 2010 aveva realizzato il Museo del Novecento a Milano nel palazzo dell’Arengario in piazza Duomo. A dare la notizia è stato il presidente della Triennale di Milano, Stefano Boeri, che ha annunciato di voler allestire la camera ardente in Triennale «che è la sua casa». Rota si era laureato nel 1982 al Politecnico di Milano, formandosi prima presso lo studio di Franco Albini e in seguito in quello di Vittorio Gregotti. Alla fine degli anni ottanta, si trasferisce a Parigi, dove firma la ristrutturazione del Museo d’Arte Moderna al Centre Pompidou con Gae Aulenti, le nuove sale della scuola francese alla Cour Carré del Louvre, l’illuminazione della cattedrale Notre Dame e lungo Senna e la ristrutturazione del centro di Nantes. Torna in Italia a metà degli Anni Novanta e l’attività del suo nuovo studio milanese inizia a spaziare dal masterplan al product design, in progetti che si caratterizzano per la scelta di materiali innovativi, tecnologie all’avanguardia e approfondita ricerca sulla luce. Spiccano nella sua produzione la promenade del Foro Italico a Palermo (Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana per gli Spazi Pubblici 2006) e il Museo del Novecento nel 2010. Oltre alla Francia, sono numerose le opere realizzate in ambito internazionale, come la Casa Italiana alla Columbia University, New York (1997); il Tempio Indù a Mumbay (2009); il Chameleon Club al Byblos Hotel, Dubai (2011)


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