L’uomo più vecchio del mondo, il segreto della sua longevità e la regola d’oro: «Dieta? Mangio quello che danno a tutti»

Lucido e quasi del tutto autonomo nelle sue attività quotidiane, John Alfred Tinniswood vive in una casa di cura in Inghilterra. E una volta a settimana si concede anche una porzione di fish and chips

Ha 111 anni e 224 giorni John Alfred Tinniswood, l’uomo più anziano del mondo nominato dal Guinness World Record lo scorso venerdì. Due giorni prima era morto Juan Vicente Pérez, detentore del primato con i suoi 114 anni. A maggio avrebbe compiuto 115 anni. Il signor Tinniswood vive in una casa di cura nella località balneare di Southport, in Inghilterra. Ha una figlia, quattro nipoti e tre pronipoti. Sua moglie Blodwen l’aveva incontrata a un ballo a Liverpool. Con lei si è sposato nel 1942, un anno dopo è nata la loro figlia Susan. La coppia ha passato 44 anni di vita insieme, fino al 1986, quando il signor Tinniswood è rimasto vedovo.


Il signor Tinniswood è ancora oggi autonomo nella maggior parte delle sue attività quotidiane. Si alza dal letto da solo e ascolta la radio per tenersi aggiornato con le notizie. E infine gestisce da sé le proprie finanze. Alla consegna della targa gli è stato chiesto quale sia il segreto della sua longevità. Lui candidamente ha risposto: «È pura fortuna… O si vive a lungo o si vive poco. E non si può fare molto».


Certo lo stesso Tinniswood riconosce di aver seguito sempre uno stile di vita quanto più sano possibile. Non fuma, beve alcolici molto raramente. E ogni venerdì si concede una porzione di fish and chips. «Mangio quello che mi danno e così fanno tutti gli altri. Non ho una dieta speciale». La sua regola di base è comunque all’insegna della moderazione: «Se bevi troppo o mangi troppo o cammini troppo: se fai troppo qualcosa, prima o poi soffrirai».

John ha anche vissuto entrambe le guerre mondiali; aveva 27 anni quando scoppiò la Seconda guerra mondiale e, nonostante avesse problemi alla vista, trovò lavoro con un ruolo amministrativo per l’Esercito. Oltre alla contabilità e alla revisione contabile, il suo lavoro prevedeva compiti logistici come la localizzazione dei soldati bloccati e l’organizzazione delle scorte di cibo. In quanto tale, John è il veterano maschio della Seconda Guerra Mondiale sopravvissuto più anziano al mondo. Dopo la guerra, John ha lavorato come contabile per la Shell e la BP fino al suo pensionamento nel 1972.

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