Ultima Generazione in catene sotto il David, l’ultimo blitz degli ecoattivisti a Firenze – Il video

Chiedono un «Fondo Riparazione» per far fronte alla catastrofi climatiche

Gli attivisti di Ultima Generazione tornano a protestare a Firenze: oggi, 7 aprile, c’è stato un nuovo blitz all’interno della Galleria dell’Accademia, dove cinque persone sono entrate all’interno della sala del David di Michelangelo. Due di loro si sono incatenate alla ringhiera che protegge il capolavoro. Hanno esibito inoltre uno striscione dove si leggeva: «Fondo Riparazione», quello che chiedono di ottenere per far fronte alla catastrofi climatiche. Un altro gruppo di quattro attivisti ha invece fatto partire la Canzone di Maggio di De André, mentre venivano distribuiti volantini sull’alluvione di Campi Bisenzio (Firenze). Prima che intervenissero i carabinieri, hanno lanciato un appello ai presenti per partecipare alle iniziative di Ultima Generazione in programma a Roma l’11 e 25 maggio. Il museo è stato chiuso in seguito al trambusto. Dopo che i due si sono liberati sono stati tutti identificati dai carabinieri della Stazione Uffizi.


Il Fondo di Riparazione

Nello specifico, gli attivisti chiedono alle istituzioni di istituire «un Fondo riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato». I soldi, secondo Ultima Generazione, «dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari». «Per questo – promettono – continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile non violenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi».


«Come David e Golia»

La scelta della location per l’azione di oggi non è stata casuale. Emma, attivista 24enne, ha spiegato che «David aveva paura di combattere contro il gigante ma non si è arreso. Anche noi possiamo sentirci così davanti a tutte le ingiustizie del mondo. Ci possiamo sentire piccoli, esattamente come si sarà sentito David. Però abbiamo l’intelligenza, abbiamo la forza. La nostra unione è la nostra fionda. Anche noi possiamo sconfiggere il gigante, dobbiamo essere come Davide».

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