Padova, l’irruzione dell’attivista di Ultima Generazione alla messa di Pasqua: «Non c’è nulla da festeggiare» – Il video

La 17enne è stata subito fermata e trascinata via dalla polizia: «Volevamo lanciare un messaggio autentico e rompere vuote celebrazioni»

Anche gli attivisti di Ultima Generazione hanno partecipato oggi ai riti di Pasqua. Non per celebrare la festività cristiana, ma per manifestare ancora una volta per la crisi climatica in corso. Questa mattina, durante la messa pasquale alla chiesa Madonna Incoronata di Padova, un’attivista di 17 anni si è diretta verso l’altare e ha iniziato a srotolare uno striscione di protesta, tentando di prendere parola. Nell’immediato è stata raggiunta prima da una suora della chiesa, poi da un gruppo di poliziotti che l’hanno trascinata di peso fuori dalla struttura. «Proprio in questi giorni, c’è l’allerta meteo in Veneto. I bacini idrogeologici sono a rischio a causa delle piogge e dei violenti temporali annunciati tra domenica e lunedì. Questa mattina, Fede, facendo prova di grande maturità e coraggio, ha agito di fronte all’ingiustizia che il Governo sta alimentando attraverso la sua inerzia nell’affrontare e prepararsi adeguatamente per le conseguenze sociali, economiche e ambientali della crisi climatica», dichiara Ultima Generazione.


«Non c’è niente da festeggiare»

«Rimanere in silenzio davanti a questa ingiustizia è una violenza. Abbiamo la responsabilità e il dovere morale di agire», chiosano i militanti per il clima. L’attivista 17enne riferisce di essere una ragazza credente e, non a caso, ha scelto di portare la sua protesta tra le mura di una chiesa: «Tutto ciò che dobbiamo volere per Pasqua è giustizia sociale, giustizia climatica per chi non potrà ripararsi dagli effetti delle catastrofi», dichiara. «Oggi sembra che ci sia poco da celebrare: la primavera segue l’inverno, ma l’inverno – seguendo il trend allarmante di aumento delle temperature medie – sembra destinato a sparire, in Ucraina continua la guerra e negli uffici europei sembra che il dover affrontare una guerra non sia più un tabù, in Palestina continua la strage del popolo palestinese ad opera dello Stato israeliano, con la nostra ipocrita complicità», è la riflessione complessiva di Ultima Generazione. «Oggi, approfittando della messa abbiamo voluto rompere la retorica vuota delle celebrazioni e portare un messaggio autentico», concludono.


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