Champions League, le minacce dell’Isis sui big match dei quarti: «Ammazzateli tutti». Controlli rafforzati a Londra, Parigi e Madrid

Real-City e Psg-Barcellona le partite di maggior richiamo. Ma ora i governi sono più preoccupati di quel che potrebbe succedere fuori dagli stadi

Kill them all. «Ammazzateli tutti». È l’appello fin troppo esplicito fatto circolare nelle scorse ore su canali social legati allo Stato islamico in vista delle partite di Champions League di stasera e domani. A cellule più o meno dormienti in Europa o lupi solitari interessati alla «chiamata» l’appello si premura di ricordare anche i quattro stadi dove si svolgeranno in questi due giorni le partite in cartellone, valevoli per l’andata dei quarti di finale: Emirates Stadium (Londra), Parco dei Principi (Parigi), Metropolitano Arena e Santiago Bernabeu (entrambi a Madrid). L’appello ad attacchi terroristici è comparso sui canali di Al Azaim, una «fondazione» che sostiene le battaglie dell’Isis, ed è stata presa sul serio dalle forze dell’ordine dei Paesi coinvolti. I governi di Francia e Spagna hanno ordinato un significativo rafforzamento dei dispositivi di sicurezza attorno agli impianti coinvolti, mentre la polizia di Londra ha previsto un «robusto piano di sicurezza» all’Emirates Stadium. Questa sera alle 21 si gioca lì Arsenal-Bayern Monaco, mentre a Madrid il Real sfida i campioni in carica del Manchester City. Nella stessa città domani sera l’Atletico ospiterà il Borussia mentre a Parigi si svolgerà l’altro big match dei quarti, Psg-Barcellona. Le autorità spagnole hanno fatto sapere di aver dispiegato oltre 2mila agenti di polizia e Guardia Civil nella capitale chiamata al doppio appuntamento, ma la sindaca ad interim di Madrid, Inmaculada Sanz, sostiene che non vi sia nessuna minaccia concreta e che «annunci come questo sono spesso azioni di propaganda per diffondere paura». Quanto a Parigi, il livello di allerta per possibili attentati è comunque già sestato sul livello più alto – urgence attentat – da dopo l’attacco al Crocus City Hall di Mosca che lo scorso 23 marzo ha fatto almeno 144 morti.


Chi sparge acqua e chi fuoco

La stessa Uefa fa sapere di essere al corrente delle minacce ma predica calma. L’organizzazione del calcio europeo «è a conoscenza delle presunte minacce terroristiche nei confronti delle partite di Champions League di questa settimana e sta collaborando strettamente con le autorità nelle rispettive sedi: tutte le partite si svolgeranno come previsto con le opportune misure di sicurezza in atto», si fa sapere in una nota. A prendere fin troppi sul serio l’allarme, in Italia, è invece il vicepremier Matteo Salvini, che condividendo la notizia sostiene che l’Europa è «sotto minaccia dell’estremismo islamico, un nemico tutt’altro che sconfitto». Per il leader della Lega «occorre la massima vigilanza, tolleranza zero verso ogni forma di possibile infiltrazione nelle nostre società, a difesa dei valori e delle libertà occidentali, che qualcuno tende a dare per scontati».


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