Esplosione alla centrale elettrica della diga di Suviana: morti 4 operai, 3 dispersi. I pompieri si calano con le bombole di ossigeno – Il video

Cinque persone sono ferite gravemente: sarebbero quasi tutti lavoratori di ditte esterne a Enel, che gestisce l’impianto di Bargi

Si aggrava il bilancio dell’esplosione che martedì pomeriggio, intorno alle 15, si è verificata nella centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, sull’Appenino Bolognese, al confine tra Emilia-Romagna e Toscana. Sono almeno 4 i morti e 3 ancora i dispersi, mentre 5 persone risultano gravemente ferite. I 12 lavoratori coinvolti sarebbero quasi tutti appartenenti a ditte esterne alla società. Tra loro, un ex dipendente Enel che lavorava come consulente per le ditte appaltatrici. Il più grave dei cinque feriti è ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena, nel reparto grandi ustionati in prognosi riservata. Nella stessa struttura anche un suo collega, che ha rimediato una ustione a una mano e si trova in osservazione breve intensiva. Sul posto sono arrivate numerose squadre di soccorso, con tre elicotteri e oltre quaranta vigili del fuoco impegnati anche nell’attività di ricerca dei dispersi. «Vediamo un via vai continuo, si calano con le bombole di ossigeno ma non riusciamo a sapere altro», ha raccontato all’Ansa Maurizio Fabbri, il sindaco di Castiglione de Pepoli. La centrale idroelettrica è quella di Bargi, nel Comune di Camugnano, ed è di proprietà dell’Enel.


La dinamica

Secondo quanto ricostruito dal personale impegnato nelle ricerche e nell’ispezione dei locali, l’esplosione sarebbe avvenuta all’ottavo piano ribassato, sotto il livello dell’acqua. Per questo motivo le operazioni sono più complesse. Al piano meno nove invece si è registrata una inondazione, dovuta a un tubo di raffreddamento della turbina che allagato il locale di diversi metri. I soccorritori dovranno spingersi fino a oltre 40 metri sotto il livello dell’acqua. Per questo motivo, devono arrivare sul posto alcune squadre specializzate, per affiancare le 12 impegnate dai vigili del fuoco da questo pomeriggio, che dovranno spingersi nei locali invasi dall’acqua. Se non si complicherà la situazione della struttura, le operazioni procederanno per altre 6-7 ore almeno. «La speranza è trovare qualcun altro in vita», ha detto il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Francesco Notaro, «nonostante lo scoppio abbia determinato un allagamento, potrebbe essere che dopo l’esplosione abbiano trovato ricovero da qualche altra parte della piastra».


«Locali sommersi dall’acqua»

«L’incidente si è verificato sotto il livello dell’acqua: c’è parecchio fumo, fatichiamo e entrare nei locali. Per prestare soccorso servono visibilità e basse temperature», ha dichiarato all’emittente E’Tv, il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Bologna Calogero Turturici. «Quando arriveremo al piano dell’incidente capiremo meglio. Anche dopo avere contattato il responsabile Enel dell’impianto. In quei piani c’erano i trasformatori. Le cause non le sappiamo. Servirà una testimonianza di chi era sul posto. I locali ora sono sommersi dall’acqua secondo le prime informazioni che abbiamo. Se non si mette a disposizione per le indagini il luogo dell’incidente è difficile ipotizzare una determinata tipologia di scenario o un’altra». 

Le reazioni politiche

Messaggi di vicinanza ai familiari delle vittime stanno arrivando da tutto l’arco politico. «Seguo con apprensione la terribile notizia riguardante l’esplosione verificatasi in una centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino Bolognese», ha sciritto usi social la premier Giorgia Meloni, «tutta la mia vicinanza e quella del Governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti. Un ringraziamento ai Vigili del Fuoco prontamente intervenuti, ai soccorritori e a quanti stanno lavorando in queste ore nella ricerca dei dispersi». In una nota, anche la segretaria del Pd Elly Schlein ha espresso il suo cordoglio: «Tutta la comunità del Pd si stringe al dolore dei familiari delle vittime dell’esplosione ed è in forte apprensione per le persone rimaste ferite e per quelle che ancora risultano disperse. La nostra gratitudine va ai soccorritori impegnati in questa grave e drammatica circostanza». Un messaggio anche dal vicepremier e ministro degli Esteri: «Purtroppo c’è stata una brutta notizia in Emilia Romagna, stiamo seguendo con apprensione gli sviluppi della situazione, siamo solidali con tutte le famiglie preoccupate per il destino dei loro cari», ha dichiarato Antonio Tajani. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sta seguendo in diretto contatto con il Prefetto di Bologna l’evolversi della situazione. Lo rende noto il Mase. «Seguiamo con angoscia gli sviluppi della situazione al Lago di Suviana ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà ai familiari delle persone coinvolte nell’esplosione», afferma il ministro del Lavoro, Marina Calderone, in una nota. «Siamo profondamente grati a tutti coloro che in questo momento si stanno prodigando nei soccorsi e sono dal primo momento in contatto con i vertici e le strutture territoriali dell’Ispettorato nazionale del Lavoro e con il Comando carabinieri per la tutela del lavoro. A tutti ho chiesto di tenermi costantemente aggiornata», conclude il ministro.

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