Strage di Sydney, uccise 6 persone in un centro commerciale. Morto l’aggressore: «Non è terrorismo» – Il video

L’uomo ha colpito armato di coltello. Gli investigatori lo hanno identificato: si tratta di un 40enne già noto alle forze dell’ordine

È di 7 vittime, compreso l’assalitore, il bilancio dell’attacco armato nel centro commerciale Bondi Junction Westfield di Sydney, in Australia. Lo ha affermato la polizia del New South Wales che si sta occupando delle indagini. Un uomo armato di coltello ha rincorso e ferito i passanti nell’edificio, riuscendo a colpire almeno una dozzina persone. Gli investigatori avrebbero identificato l’aggressore, che ha agito da solo: si tratta di un uomo di 40 anni già conosciuto alle forze dell’ordine. «Non si tratta di un episodio di terrorismo», ha spiegato Karen Webb, commissario della polizia locale. Individuato il responsabile infatti, gli investigatori hanno escluso la matrice religiosa ideologica del gesto. Il 40enne è stato neutralizzato da una agente di polizia, che lo ha bloccato e ucciso. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che alla Farnesina non risulta ci siano italiani coinvolti nell’attacco, né tra le vittime né tra i feriti.


Le vittime

Le vittime dell’accoltellamento sono cinque donne e un uomo. Webb ha confermato che l’uomo e quattro donne sono morti a Westfield Burwood, quindi un altro uomo è morto nel centro commerciale e una donna in ospedale. La funzionaria di polizia ha anche confermato che tra gli accoltellati c’è un neonato, un bambino di nove mesi che si sta sottoponendo a un intervento chirurgico. La madre è una delle vittime dell’assalitore, mentre sono almeno 8 i feriti trasportati in ospedale. Durante le operazioni per mettere in sicurezza l’area, sono state evacuate centinaia di persone. Due testimoni hanno detto a Reuters di aver sentito degli spari, ma è possibile fossero quelli delle forze dell’ordine. Uno dei testimoni ha detto di aver visto una donna stesa a terra prima di rifugiarsi in una gioielleria. La polizia di stato del Nuovo Galles del Sud ha detto che era in corso un’operazione di polizia ma non ha fornito ulteriori dettagli. Diversi post sui social media hanno mostrato la folla in fuga dalle auto della polizia di Malland e dai servizi di emergenza che si precipitavano nella zona.


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