Roberto Baggio: «Per giocare in Nazionale ho detto no a Real Madrid e Barcellona»

Il Divin codino, che ha rappresentato l’Italia in tre edizioni Mondiali e si è ritirato 20 anni fa, ammette che il calcio gli manca ancora molto: «Pagherei per poter giocare ancora»

Sono passati 20 anni dal suo ritiro dal calcio e c’è ancora chi rimpiange le sue giocate. Roberto Baggio, 57 anni, una carriera con indosso le maglie più importanti del campionato italiano ma che è riuscito a lasciare un segno indelebile anche nelle squadre di provincia, dice che per tutta la carriera ha legato le sue scelte allo stesso sogno: quello di vestire l’Azzurro. «Ai miei tempi era molto diverso, perché allora se decidevi di andare all’estero la Nazionale la perdevi in automatico». Un chiodo fisso che l’ha spinto a dire no anche ad alcune tra le squadri più forti d’Europa, come Real Madrid e Barcellona. «Alla fine ho sempre scelto di restare nel mio Paese, perché io guardavo sempre all’Azzurro nel momento in cui dovevo dare una risposta», confessa. L’Italia tra meno di due mesi prenderà parte agli Europei in Germania. «Da una nazionale ci sia aspetta sempre che dia tutto, il tipo di lavoro che andranno a fare ora gli azzurri determinerà il risultato», ammonisce il Divin codino, che ha vestito l’Azzurro in 3 edizioni dei Mondiali, Italia ’90, Usa ’94, Francia ’98, «l’Italia ha sempre giocato di qualità ed è così anche in questo momento. Penso manchi davvero poco per tornare competitivi». Secondo Baggio, non è un problema di talento se l’Italia ha mancato la qualificazione agli ultimi due campionati del mondo: Ma da solo non basta, servono passione e lavoro. «Senza questi diventa tutto più difficile. Se uno ha passione e dedizione può arrivare comunque in alto», chiosa l’ex 10, chiede tempo a Spalletti per lavorare e indica Zirkzee del Bologna come uno dei migliori della Serie A. E ammette che il calcio manca parecchio: «Pagherei per poter giocare ancora».


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