Torino, stop al fumo all’aperto: come funzionano i divieti della nuova delibera e quali sono le sanzioni previste

Il capoluogo piemontese ha introdotto un divieto di fumare se si è a meno di 5 metri da altre persone. Cento euro di multa per chi sgarra

Il consiglio comunale di Torino ha approvato una delibera per introdurre il divieto di fumare all’aperto. La decisione è stata presa durante la seduta di lunedì 15 aprile, in cui i consiglieri di maggioranza hannoa pprovato una modifica del «regolamento di polizia urbana». La principale novità riguarda l’articolo 7 del regolamento, in cui si introduce una «distanza di cortesia per i fumatori». In altre parole, non si potrà fumare in qualsiasi luogo all’aperto a una distanza minore di cinque metri da altre persone, a meno di avere chiesto e ottenuto il loro consenso. Sarà vietato inoltre, come già previsto dal regolamento, fumare in presenza di bambini o donne in stato di gravidanza.


Il divieto di fumo all’aperto

La stretta sul fumo all’aperto era stata proposta nei mesi scorsi da Silvio Viale, consigliere dei Radicali che sostiene la maggioranza del sindaco dem Stefano Lo Russo. «Può essere considerata una misura sanitaria, ma è soprattutto una questione culturale di rispetto dei non fumatori e di buona educazione. Fumo? Mi sposto», ha commentato Viale a proposito dell’approvazione della delibera. La modifica approvata ieri dal consiglio comunale prevede che i divieti introdotti valgano non solo per le semplici sigarette, ma anche per il sigaro, la pipa, il tabacco riscaldato e le sigarette elettroniche. Le nuove regole entreranno in vigore tra un paio di settimane, non appena la delibera sarà pubblicata sull’albo pretorio. Chi sarà sorpreso a infrangere il regolamento dovrà pagare una sanzione amministrativa di 100 euro.


Il precedente di Milano

Con la delibera approvata in questi giorni, Torino diventa di fatto la seconda grande città italiana a introdurre una stretta sul fumo all’aperto. La prima è stata Milano, che nel 2021 ha imposto il divieto di fumare nel raggio di 10 metri da altre persone nei parchi, alle fermate dei mezzi pubblici, nelle aree giochi per bambini, negli stadi, nei cimiteri e nelle aree cani. La prima città al mondo a vietare completamente il fumo all’aperto è stata Melbourne nel 2016. Negli anni successivi, tante altre grandi metropoli hanno seguito l’esempio. Nei mesi scorsi, il ministro della Salute Orazio Schillaci aveva parlato dell’ipotesi di introdurre misure simili su scala nazionale. Una proposta di legge, però, non è mai stata presentata.

Foto copertina: Dreamstime/Ewa Kubicka

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