«Gli operai si fanno male perché sono deficienti»: le frasi shock dell’imprenditore del marmo a Carrara

Le parole dell’amministrazione delegato della Franchi in un fuorionda di Report

La personale versione dell’imprenditore del marmo Alberto Franchi sulle cause che starebbero alla base degli incidenti sul lavoro avvenuti negli ultimi dieci anni a Carrara fa scoppiare la polemica. Il presidente e amministratore delegato della Franchi Umberto Marmi, sollecitato da un giornalista di Report sulla sicurezza in cava, ha infatti detto fuori onda: «Qua si fanno male perché sono deficienti». Mentre parlava con il giornalista Bernardo Iovene, Franchi ha inoltre aggiunto che «gli incidenti che ci sono stati negli ultimi 10 anni, mi dispiace dirlo, ma purtroppo è colpa dell’operaio. Che fai lo picchi? Ma se di qua non ci devi passare e mi vai sotto lì e mi vai a rutere (probabilmente – spiega il giornale toscana – a rutola, ovvero cadere in carrarino, ndr) di chi è colpa, mia o tua? Non fan niente. Se ti devi legare per stare sopra lassù e non ti leghi cioè…o sto qui come un cecchino…Nel caso ci stiamo come un cecchino…», ha affermato Franchi, citato da La Nazione. Tempestiva la reazione della sindaca di Carrara, Serena Arrighi, che – con un post su Facebook – ha preso le distanze dalle dichiarazioni dell’imprenditore. «Rispetto per i morti, rispetto per i lavoratori, rispetto per Carrara. Le parole di Franchi a Report sono inaccettabili – si legge – perché offendono tutta la comunità e vanno condannate nella maniera più ferma».


Secondo la prima cittadina «di fronte ad affermazioni tanto arroganti è bene ricordare una volta di più che: è grazie al sudore, alla fatica e al sacrificio dei nostri cavatori che il marmo di Carrara è famoso nel mondo; è grazie al sudore, alla fatica e al sacrificio dei nostri cavatori che quella lapidea è l’economia trainante del nostro territorio; è grazie al sudore, alla fatica e al sacrificio dei nostri cavatori che è possibile che ci siano pochi in grado di accumulare enormi ricchezze in cambio di piccole ricadute. Quella di una più equa ridistribuzione dei profitti del marmo è una delle sfide più importanti che ci attendono e mi aspetto che tutti siano pronti a collaborare», conclude Arrighi. Anche il segretario provinciale Cgil, Nicola Del Vecchio, è intervenuto sulla vicenda. «Quelle parole sono una vergogna e noi non staremo fermi. Sono rimasto sconcertato, impietrito davanti allo schermo. Franchi ha l’inaccettabile atteggiamento di chi pensa di essere padrone, allergico a normative e diritti. Nessuno ci ha regalato nulla, gli operai si sono guadagnati condizioni di lavoro migliori con la lotta, attraverso lo sciopero, che vuol dire rinunciare allo stipendio della giornata. Ma Franchi cosa ne sa di tutto questo? Per lui i lavoratori delle cave sono deficienti se restano coinvolti in un incidente, stia certo, a questa vergogna risponderemo duramente», scrive Del Vecchio sui social.


Foto copertina: frame trasmissione “Report”

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