Troppi errori, la Corte di Stato di New York revoca la condanna per Harvey Weinstein: «Non ha ricevuto un giusto processo»

Potrebbe esser richiesto un nuovo procedimento contro quello che un tempo era l’uomo più potente di Hollywood. Per i giudici durante l’era del #MeToo furono chiamate in aula a testimoniare le donne sbagliate

La Corte Suprema dello Stato di New York ha revocato la condanna di Harvey Weinstein per reati sessuali. Hanno stabilito che il giudice che nel febbraio 2020 ha condannato uno degli uomini più potenti di Hollywood a 23 anni di prigione ha commesso un errore chiamando a deporre donne le cui accuse non erano parte delle incriminazioni nei confronti dell’ex produttore. Weinstein era stato poi condannato per stupro nel 2022 a scontare una pena ulteriore di 16 anni di carcere a Los Angeles. Ora spetterà al procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin L. Bragg – già nel bel mezzo di un processo contro l’ex presidente Donald J. Trump – decidere se chiedere un nuovo processo.


Dove si trova Weinstein

Attualmente il 71enne è detenuto in una prigione nel nord dello stato di Rome, New York. Nel 2022, in California, è stato condannato a 16 anni di carcere dopo essere stato riconosciuto colpevole di aver violentato una donna in un hotel di Beverly Hills. A New York è stato condannato invece per aver aggredito due delle circa 100 donne che lo hanno accusato. La decisione della Corte d’Appello, arrivata quattro anni dopo la prima sentenza, ribalta quello che è stato uno dei processi cardine dell’era #MeToo.


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