Zuckerberg punta tutto sull’AI: «Diventeremo i leader del settore». Ma i mercati non ci credono e Meta crolla a Wall Street

Profitti in forte crescita per l’azienda di Facebook e Instagram. Ma i 5 miliardi di costi aggiuntivi previsti per l’AI preoccupano gli investitori

Le azioni di Meta sono crollate a partire dalla notte tra mercoledì e giovedì e poi di nuovo oggi, 25 aprile, in apertura della seduta di mercato a Wall Street. È la reazione degli investitori alla presentazione dei conti della società e al discorso d’accompagnamento del fondatore Mark Zuckerberg. I profitti del primo trimestre del 2024, per la verità, sono stati solidi, oltre il doppio di quelli conseguiti lo scorso anno, con i ricavi in crescita del 27%. Ma a innervosire i mercati sembra essere l’orizzonte di medio-lungo periodo. Zuckerberg ha passato infatti ieri buona parte del tempo dei suoi opening remarks a parlare della scommessa che ora sembra stargli più a cuore: l’intelligenza artificiale. «Investiremo aggressivamente» nel settore per diventare «la società di punta nell’AI nel mondo», ha promesso il capo di Meta, che deve vedersela con la concorrenza di colossi come Google e Microsoft. Le sfide principali si chiamano Llama 3, il nuovo modello di linguaggio predittivo sfoderato per competere con ChatGPT, e Meta AI. Senza contare il settore dei device indossabili di ultimi generazioni – dagli occhiali per la realtà aumentata agli headset Quest per la cosiddetta “realtà mista”, per i quali proprio lunedì è stato svelato il nuovo sistema operativo.


E i ricavi?

Sistemi ad alto potenziale, ma anche ad alto costo di produzione, specie se si mira a battere la concorrenza di chi è partito prima con ricerche e investimenti. E così nei conti di Meta sono spuntati 5 miliardi di dollari di costi aggiuntivi per gli investimenti necessari. Meta spenderà «in maniera singnificativa prima di riuscire a estrarre ricavi da alcuni di questi prodotti. Ma una volta che in nostri servizi AI avranno raggiunto la scala necessaria, abbiamo un solido bagaglio d’esperienza nel monetizzarli efficacemente», ha detto Zuck agli investitori. Che hanno reagito però con grande scetticismo. Risultato: nell’after-market della scorsa notte le azioni di Meta sono calate del 19%, cancellando oltre 200 miliardi di capitalizzazione in Borsa. E oggi il titolo dell’azienda ha aperto ancora in calo del 15%. Zuckerberg ha fatto buon viso a cattivo gioco, per ora: «Penso sia giusto sottolineare che storicamente abbiamo sempre visto molta volatiti in Borsa durante la fase di lancio di un prodotto nel momento in cui stiamo investendo ma non ancora monetizzando».


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