Vannacci diventa un caso nella Lega, anche Giorgetti si smarca: «Non è dei nostri e non lo condivido»

Il ministro dell’Economia prende le distanze dalle dichiarazioni del generale, candidato alle Europee da Matteo Salvini. E anche il ministro dell’Istruzione corre ai riparti, ricordando tutti gli interventi a favore della disabilità nelle scuole

Il più netto a prendere le distanze da Roberto Vannacci è il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. A chi gli chiede un commento sulla candidatura del generale alle prossime Europee con il Carroccio, Giorgetti non usa mezzi termini. «Non è della Lega». In un’intervista alla Stampa, Vannacci ha di nuovo rivendicato la sua idea su Benito Mussolini «uno statista come Cavour e Stalin». E ha poi lanciato l’idea di creare «classi con “caratteristiche separate” che aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare». Parole che hanno scatenato durissime polemiche e prese di distanza, anche nella Lega. Lo fa tra gli altri lo stesso Giorgetti, a Varese per sostenere una candidata leghista, che a proposito delle dichiarazioni del generale replica secco: «Non condivido».


La nota della Lega su «Vannacci indipendente»

Mentre crescevano gli attacchi contro le parole di Vannacci, la Lega ha dovuto diffondere una nota in cui ha ribadito che il generale «è un candidato indipendente, che potrà portare il proprio contributo e raccogliere voti di opinione fuori dal tradizionale bacino della Lega. Salvini ha chiuso liste competitive, di alto valore dove, ovviamente, non mancano leghisti doc, europarlamentari uscenti ed esponenti della società civile, con un’ampia rosa di candidati. In vista delle europee l’offerta politica della Lega agli elettori è seria e completa, all’insegna delle libertà e del desiderio di cambiare questa Europa».


La posizione del ministro Valditara

È sembrato smarcarsi dalle parole di Vannacci anche il ministro in quota Lega dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che sulle classi differenziate ha rivendicato come dal suo partito siano arrivate «politiche concrete a favore dell’inclusione degli studenti con disabilità». Valditara ha quindi provato a elencare le diverse iniziative del ministero a sostegno degli studenti disabili, dalle assunzioni degli insegnanti di sostegno alla possibilità che anche i precari possano restare al loro posto per tre anni davanti a una richiesta dei famigliari dello studente.

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