Classi separate per gli alunni disabili, la proposta di Vannacci indigna opposizione e associazioni: «Idea abominevole e ghettizzante»

«Un disabile? Non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri»: le affermazione dell’ex generale al centro delle polemiche

«Classi con “caratteristiche separate” aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al meglio. Un disabile? Non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri». Sono le parole di Roberto Vannacci, l’ex generale salito alle cronache dopo lo scandalo suscitato dal suo libro Il mondo al contrario, contenitore di tesi giudicate omofobe e razziste, e ora candidato alle elezioni europee con la Lega di Matteo Salvini. Affermazioni che non sono di certo passate inosservate e che stanno sollevando sdegno politico e sociale da più fronti. «Lo sfidiamo a competere con i nostri figli gravemente disabili, che frequentano la scuola pubblica, con quelli considerati disabili mentali che si sono laureati anche a pieni voti», commenta Marco Espa, presidente dell’Associazione Bambini Cerebrolesi, o – prosegue – «con il nostro mentore Claudio Imprudente, laurea honoris causa all’Università di Bologna, o con migliaia di altri che pur tra mille difficoltà sono dentro un percorso inclusivo pubblico, fuori da ogni separazione e ghettizzazione, come piacerebbe al generale, la cui vita a quanto pare è stata comoda, accomodante e per nulla selettiva, come lui propugna per giustificare la ghettizzazione delle persone con disabilità».


«Meloni non ha nulla da dire?»

Parole «abominevoli» quelle di Vannacci, secondo il deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli. Sono posizioni, ricorda, del tutto «incompatibili con i valori della nostra Costituzione e sono, in modo disgustoso, impregnate della teoria dell’eugenetica che la storia ha sconfitto insieme al nazismo». Non usa mezzi termini Bonelli nel commentare la proposta di Vannacci: «Parla come Bjoern Hoecke, uno dei leader dell’Afd tedesca che ha proposto classi differenziati per disabili e che ha visto una reazione forte a partire dal mondo cattolico e degli insegnanti che hanno ricordato il piano T4 che portò all’assassinio di 200 mila disabili da parte dei nazisti». E si chiede: «Giorgia Meloni non ha nulla da dire a proposito?».


«Rievoca le classi speciali»

All’opposizione è unanime la condanna all’ultima trovata di Vannacci. «Una stupidaggine», la definisce la portavoce di Azione Mariastella Gelmini, «che arriva da chi vive chiaramente sulla luna. La scuola è inclusione, integrazione e pieno sviluppo di tutto il gruppo classe. Generalizzare in questo modo e fare dei passi indietro sarebbe un errore, a danno di tutti i ragazzi». E invita la ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, a prenderne le distanze. Della stessa linea anche il Pd con l’assessora all’educazione di Firenze, Sara Funaro, che considera «preoccupanti e drammatiche» le posizioni dell’ex generale. «Proporre di dividere i ragazzi disabili all’interno delle scuole è come tornare indietro a quando c’erano le classi speciali», chiosa.

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