Fentanyl, cos’è la «droga degli zombie» e perché è scattata l’allerta anche in Italia

Negli Usa l’oppioide ha dato vita a una vera e propria strage silenziosa. Un ritrovamento di questi giorni a Perugia ha convinto il governo ad alzare il livello di allerta

Il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe (NEWS-D) ha attivato il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl. A far scattare l’allarme è stato il ritrovamento della sostanza in una dose di eroina sequestrata alcune settimana fa nella zona di Perugia. La scoperta dell’oppioide sintetico sarebbe avvenuta durante un controllo a campione svolto su un utente del Sert di Terni. Ed è stato proprio questo episodio a far scattare l’allerta del Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe, istituito nel 2009 dal Dipartimento per le politiche antidroga e gestito in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità.


Cos’è il Fentanyl

Il Fentanyl è un oppioide sintetico, che nella sua versione farmaceutica approvata viene somministrato soprattutto negli Stati Uniti come antidolorifico. La sostanza permette infatti di lenire anche i dolori più acuti, come quelli procurati da un tumore in stadio avanzato. Il Fentanyl, spiegano i Centers for Disease Prevention and Control americani, è considerato 100 volte più potente della morfina e 50 volte più potente dell’eroina. A preoccupare le autorità statunitensi (ma ormai non solo loro) è il consumo illegale del fentanyl, somministrato in forma pura oppure mischiato ad altre droghe. «Il Fentanyl – spiega Luca Pasina, responsabile del laboratorio di Farmacologia Clinica e Appropriatezza Prescrittiva all’Istituto Mario Negri – viene normalmente utilizzato in medicina per il trattamento delle forme di dolore più importanti, come per esempio il dolore cronico di tipo oncologico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito questo farmaco nella lista dei farmaci essenziali per il dolore nei pazienti che hanno un tumore in stadio avanzato. Inoltre, siccome ha anche degli effetti sedativi molto importanti, viene utilizzato in clinica nell’induzione dell’anestesia».


Perché si parla di «droga degli zombie»

Il Fentanyl, al pari di tutti gli altri oppioidi, agisce su alcuni recettori del nostro cervello, chiamati per l’appunto recettori oppioidi. Da un lato, la stimolazione riduce la trasmissione degli impulsi nervosi del dolore, ma dall’altro induce uno stato di euforia e rilassamento. Da qui arriva il soprannome di «droga degli zombie», perché può trasformare chi la assume in un «morto che cammina». Ci sono poi una serie di importanti effetti collaterali a breve termine, tra cui nausea, vomito, stipsi e confusione mentale. L’abuso di Fentanyl, poi, può risultare letale. Bastano infatti 2-3 milligrammi per causare una depressione respiratoria e uccidere il paziente per soffocamento.

La strage silenziosa negli Usa

Lo sanno bene le autorità statunitensi, dove l’uso illegale di Fentanyl ha dato vita a una vera e propria emergenza sanitaria. Si stima infatti che tra la fine degli anni Novanta e il 2022 questo oppioide abbia causato quasi un milione di morti per overdose solo negli Stati Uniti. Un numero esorbitante, soprattutto se si considera che molte delle vittime sono ragazzi giovanissimi. Secondo il National Center for Health Statistics, a morire per il consumo, consapevole o meno, di queste sostanze sono oltre 1.500 persone alla settimana. Nel 2021, sono state oltre 67mila le morti causate da oppioidi sintetici negli Stati Uniti, alle prese con quella che è diventata a tutti gli effetti la più grave crisi di droga nella storia recente del Paese.

L’allerta in Italia

Lo scorso marzo, il governo italiano ha annunciato il «Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl». Un modo per correre ai ripari e prevenire un’eventuale emergenza, soprattutto per il timore che la criminalità organizzata contribuisca a distribuire l’oppioide anche in Italia. «Stanno testando il mercato per verificare la convenienza del suo inserimento sul mercato», aveva fatto sapere il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Dal 2018 al 2023 sono stati sequestrati in Italia 123 grammi e 28 compresse di Fentanyl, stando a quanto emerge dai dati della Direzione centrale per i Servizi antidroga del Dipartimento della Pubblica sicurezza. Il ritrovamento di questi giorni a Perugia ha fatto scattare il Piano del governo, «affinché sia rafforzata la rete di monitoraggio territoriale e aumentata l’attenzione in tutti i settori potenzialmente esposti». Il ministero della Salute ha inviato alle Regioni una nota, firmata dal direttore alla prevenzione Francesco Vaia, per innalzare l’allerta per il Fentanyl al livello 3. La nota chiede agli assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province Autonome di diramare le informazioni con urgenza ai Sert, alle Asl, alle Comunità terapeutiche e a tutto il personale socio-sanitario per «informare le persone che fanno uso di sostanze dei gravissimi rischi per la salute».

In copertina: Un laboratorio colombiano analizza un campione di Fentanyl, 2 agosto 2023 (EPA/Mauricio Duenas Castaneda)

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