La droga degli zombie ora preoccupa il governo: al via un piano di prevenzione contro il Fentanyl. Mantovano: «I rapper cattivi maestri dei giovani»

Il timore dell’intelligence, le nuove linee guida all’interno delle scuole, e i rischi per i giovani: il punto sul farmaco che rischia di dilagare come droga

È noto come la «droga degli zombie» perché in grado di trasformare chi ne fa un uso improprio in morti che camminano. Il Fentanyl ora preoccupa il governo italiano. Usato e commercializzato in campo medico come farmaco anestetico, sta dilagando come droga. Negli Stati Uniti è in corso una vera e propria emergenza, iniziata con gli eccessi di prescrizioni come farmaco antidolorifico, mentre in Italia no. O meglio: non ancora. E il rischio c’è. Per questo il governo ha deciso di correre ai ripari agendo di prevenzione: oggi è stato presentato a Palazzo Chigi il «Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl». L’attenzione del governo, fa sapere il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, nasce dall’interesse crescente della criminalità nel mercato illegale di questa sostanza. In Europa ci sono già segnali di movimenti in questa direzione, in particolare in Portogallo e Gran Bretagna. Quanto al nostro Paese, secondo l’intelligence, la ‘ndrangheta sta iniziando a sondare il terreno: «Stanno testando il mercato per verificare la convenienza del suo inserimento sul mercato», precisa Mantovano.


Cos’è il fentanyl e il timore dell’intelligence sulla ‘ndrangheta

Il Fentanyl si trova facilmente in farmacia e negli ospedali e viene venduto, su ricetta medica, per i suoi effetti analgesici. Se usata impropriamente fuori dai circuiti sanitari, però, ne bastano circa 3 milligrammi per provocare la morte. Quindi, nel caso in cui se ne facesse un abuso o uno spacciatore dovesse sbagliare le dose, la sua assunzione può rivelarsi fatale. Mantovano ha ricordato che nel 2022 negli Stati Uniti i sequestri della sostanza hanno raggiunto livelli record, con circa 6 tonnellate di polvere e 59,6 milioni di compresse. I decessi correlati al Fentanyl hanno visto un picco, con oltre 100.000 morti nel 2022. «Nel nostro Paese – riporta il sottosegretario -, nel 2023 ci sono stati degli arresti a Piacenza per intermediazione di approvvigionamenti di fentanyl tra Cina e Usa, con 18 persone coinvolte: 100mila le dosi intercettate e trovate nascoste tra le pagine di alcuni libri». Facile da nascondere, spesso venduto sul dark web e tramite bitcoin: la ricerca del commercio fentanyl richiede – commenta Mantovano – «un grande sforzo di investigazione».


Corsi per gli insegnanti e educazione civica agli studenti

Da qui, spiega il ministro della Salute Orazio Schillaci, «l’importanza di dotarsi un piano di prevenzione per fare in modo che laddove ci fosse un aumento della circolazione di tale sostanza anche in Italia, saremo pronti ad affrontare il problema nella maniera migliore». Data la minaccia dietro l’angolo per i giovani, è stato coinvolto anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il quale ha annunciato che la prevenzione contro la diffusione illecita di fentanyl «sarà uno dei pilastri delle linee guida all’educazione alla cittadinanza e sarà inserito una formazione specifica per gli insegnati». Sui rischi per i giovani, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha chiuso il suo intervento facendo appello alle famiglie, le quali – a suo avviso – dovrebbero stare all’erta ai «cattivi maestri» dei loro figli. «Non gli apologeti del terrorismo», precisa Mantovano, «ma i rapper e i trapper americani, i cui testi arrivano agli adolescenti senza filtri ed esaltano la sostanza».

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