Israele si ferma per commemorare la Shoah. Netanyahu: «Mai più è ora». La bandiera coi volti delle 1.200 vittime del 7 ottobre

Suonano le sirene in tutto il Paese, cerimonie solenni allo Yad vaShem e alla Knesset. E il premier rivendica la guerra contro Hamas

L’intera Israele si è fermata questa mattina per 2 minuti al suono delle sirene, nel giorno che nel Paese ricorda la Shoah, lo sterminio di 6 milioni di ebrei compiuto dal regime nazista durante la Seconda guerra mondiale. Ovunque si trovassero, alle 10 in punto del mattino, i quasi 10 milioni di israeliani si sono fermati e hanno chinato il capo in silenzio in segno di commemorazione per la tragedia del popolo ebraico. Il rito si ripete ogni anno il 27 di Nissan del calendario, subito dopo la Pasqua ebraica. Ma quest’anno la ricorrenza si è caricata di nuovi tragici significati, a sette mesi dal peggior eccidio di civili nella storia di Israele, quello compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023. Un dramma che ha segnato la coscienza nazionale, rievocato nel corso della giornata anche dal presidente del Paese Isaac Herzog e dal premier Benjamin Netanyahu: «Quest’anno i nostri occhi hanno visto cose che non avremmo mai pensato di vedere di nuovo, come nazione libera nella propria terra. Le ferite del 7 ottobre sono ancora aperte nei nostri cuori, piangiamo e piangiamo e non potremo rimanere in silenzio finché i nostri fratelli e sorelle saranno ostaggi nelle mani degli assassini di Hamas», ha detto Herzog alla Knesset, il Parlamento israeliano. «Mai più è ora», ha sintetizzato invece il messaggio Netanyahu. «Ottant’anni nell’Olocausto il popolo ebraico fu lasciato totalmente solo contro coloro che cercarono di distruggerci. Nessuna nazione ci venne in aiuto. Oggi siamo di nuovo di fronte a nemici che vogliono la nostra distruzione. Dico ai leader mondiali: nessuna pressione o decisione di qualsivoglia organismo internazionale ci fermerà dal difenderci», ha detto il premier alla cerimonia di commemorazione allo Yad vaShem di Gerusalemme, rivendicando la legittimità della risposta militare di Israele all’attacco i Hamas. Mentre il governo ha diffuso nel giorno della commemorazione della Shoah una versione speciale della bandiera del Paese, composta di tutti i volti delle vittime (circa 1.200) del massacro del 7 ottobre.


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