È morto Franco Di Mare, lo storico inviato Rai: aveva il mesotelioma. I funerali lunedì 20 maggio alla Chiesa degli Artisti

Il giornalista e conduttore tv aveva annunciato da Fabio Fazio di avere il tumore solo poche settimane fa

Lo storico giornalista Rai Franco Di Mare è morto all’età di 68 anni per le conseguenze di un tumore aggressivo di cui aveva annunciato la scoperta solo poche settimane fa. «Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie», ha annunciato in una breve. Di Mare aveva rivelato di avere un mesotelioma, un tumore che nel 90 per cento dei casi è dovuto all’esposizione alle polveri di amianto, che sospettava di aver respirato durante gli anni da inviato per la Rai nei Balcani per la guerra di Jugoslavia. Per questo era assistito dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto (Ona). Durante l’annuncio in tv della malattia, nella trasmissione Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio sul Nove, Di Mare si era detto molto amareggiate per il comportamento dei suoi ex colleghi: «Non riesco a capire l’assenza sul piano umano, persone a cui davo del tu che si sono negate al telefono. Trovo un solo aggettivo: è ripugnante». Per le sue condizioni di salute aveva infati inoltrato richiesto dello stato di servizio, un documento che certifica l’attività lavorativa, gli spostamenti e i luoghi dove aveva lavorato durante la sua carriera. Necessario per accertare eventuali responsabilità all’azienda alla quale «spetta di verificare quali sono i rischi per un proprio dipendente che viene inviato in zone di guerra e mettere in atto tutte le misure di protezione necessarie», spiegava Bonanni. Dalla Rai non aveva ricevuto risposta alle sue richieste, fino a quando a inizio maggio in Commissione di vigilanza gli attuali vertici dell’azienda non hanno reso noto di aver inviato tutta la documentazione necessaria. L’avvocato del giornalista ha avanzato dubbi anche sulla presenza di amianto nella sede di viale Mazzini: «Ho chiesto un accesso agli atti per verificare se la sede fosse stata bonificata, ma ancora non mi è stato consentito». Bonanni seguiva poi un altro dipendente Rai affetto da mesotelioma, Mariusz Sodkiewicz, che ha lavorato dal 2002 nella sede romana per oltre 20 anni, deceduto appena tre giorni fa. Il funerale si terrà lunedì 20 maggio alle 14 alla Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo a Roma.


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