Elicottero precipitato in Iran, il vicepresidente Mansouri: «Stabiliti contatti con l’equipaggio, l’incidente non è grave» – Il video

Il vice di Raisi prova a rassicurare il Paese dopo ore di ricerche infruttuose: «Identificato il luogo della caduta, pregate e arriveranno buone notizie»

È calata la notte sull’Iran, e il Paese intero ancora non ha certezze sulla sorte del presidente Ebrahim Raisi, del ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian e del resto della delegazione di Stato che stava facendo rientro dal vicino Azerbaigian. Centinaia di soccorritori sono al lavoro da ore per cercare di raggiungere il luogo dove gli elicotteri della delegazione sono caduti, nella zona di Jolfa vicino al confine, ma sinora senza esito. Le ricerche sono state rese infatti improbe dalle condizioni meteo avverse, in particolare dalla nebbia. E col calare delle tenebre sembra difficile possano proseguire, per lo meno fino al rispuntare delle prime luci. Nel limbo e nell’incertezza, si è inserito in serata il vicepresidente del Paese, Mohsen Mansouri. Parlando alla tv di Stato iraniana dal quartier generale dei soccorsi, Mansouri ha detto che si è riusciti se non altro ad avere a più riprese contatti telefonici con due persone che erano nel convoglio: uno dei passeggeri e un membro dell’equipaggio di un elicottero. Da ciò che i due avrebbero riferito al telefono, bisogna desumere secondo Mansouri che in realtà «l’incidente non sia stato molto grave». I mezzi scomparsi non sono stati raggiunti, ha aggiunto il vice di Raisi, ma quasi: «Il luogo dell’incidente, che si trova nelle alture della zona, è stato identificato nel raggio di due chilometri. Se Dio vuole, riceveremo buone notizie», ha scandito alla tv Mansouri, rinnovando l’invito a tutta la popolazione, comunque, a pregare per la sorte dei vertici del Paese spariti nelle nebbie al confine con l’Azerbaigian.


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