Marine Le Pen vuole il divorzio dall’estrema destra tedesca Afd. Salvini è d’accordo, ma si punzecchia con Tajani: «Su di lei sbaglia»

Il vicepremier forzista critica l’alleata francese del leghista: «Anche lei vuole uscire dalla Nato». La miccia parte da un’intervista a Repubblica di Krah, capolista del partito di estrema destra Afd, secondo cui non tutte le SS sono criminali di guerra. L’imbarazzo a Bruxelles: cronistoria di un divorzio nel gruppo Id

Il Rassemblement National di Marine Le Pen rompe con l’AfD, il partito di estrema destra tedesco che ha deciso di imporre al proprio candidato principale per le elezioni europee, Maximilian Krah, il divieto di qualsiasi apparizione pubblica. A riferirlo è l’agenzia di stampa Dpa, citando un portavoce del partito. Tutto parte da un’intervista su “Repubblica” dello scorso 18 maggio dove Krah, capolista di AfD, dichiara che non tutte le SS possano essere considerati criminali di guerra. Krah, dopo quelle parole, è rimasto al suo posto. Così Le Pen, in evidente imbarazzo, ha deciso di interrompere la cooperazione con i tedeschi. Si starebbero valutando dei provvedimenti ancora prima delle elezioni europee, riferisce Radio Libertà, dopo il videocollegamento fatto oggi tra Matteo Salvini, leader della Lega, e Le Pen. È stata intanto confermata la piena intesa tra Salvini e la leader francese durante il videocollegamento, a cui erano presenti anche Marco Zanni e Marco Campomenosi. Tra le opzioni papabili, spiega il leader del Carroccio «c’è anche l’allontanamento della delegazione dal gruppo Id, però ne discutono a Bruxelles».


«La videochiamata con Le Pen è andata benissimo. Tajani? Secondo me sbaglia»

E varrebbe il detto che se una farfalla batte le ali a Bruxelles, a Roma si scatena una tempesta. Il divorzio sta creando tensioni nella maggioranza di governo. Il ministro degli Esteri, vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, è d’accordo sul divorzio tra Afd e il resto del gruppo. Ma, sottolinea, il problema «è anche la signora Le Pen, perché vuole uscire dalla Nato, non è certamente una europeista. Non si può pensare di governare l’Europa essendo contro l’Europa. Come facciamo ad andare d’accordo con chi vuole distruggere l’Europa? Noi siamo per la Nato e per l’Europa unita», ha detto in un evento a Palazzo Wedekind a Roma. Parole che non sono passate inosservate. Per il vicepremier Salvini la videochiamata con Le Pen «è andata benissimo, c’è totale sintonia». «Si riunisce il gruppo – ha aggiunto – poi se uno dice tra Le SS c’erano belle persone siamo al di là bene male», ha dichiarato. «Spero di riuscire a ricostruire il centrodestra europeo – ha aggiunto Salvini – certo quando Tajani se la prende anche con la Le Pen secondo me sbaglia. Noi lavoriamo per unire». Ancora più dura la precisazione di fonti del partito. «È sorprendente che l’amico Antonio Tajani preferisca il bellicista Emmanuel Macron a Marine Le Pen, come è sorprendente che l’altro giorno abbia criticato lo slogan della Lega ‘meno Europa’, visto che era la parola d’ordine scelta anche da Silvio Berlusconi per la campagna elettorale delle elezioni del 25 maggio 2014, quando l’attuale ministro degli Esteri era Commissario europeo», hanno replicato fonti del partito a LaPresse. «La Lega non cambia idea e continua a ritenere che anche a Bruxelles – sottolineano – vada proposto il modello di centrodestra che sta governando bene in Italia». 


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