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Elezioni europee, il voto dei giovani: in Italia va a sinistra, in Francia e Germania si sposta sull’estrema destra

10 Giugno 2024 - 05:15 Ygnazia Cigna
Soffia deciso a sinistra il vento che guida il voto dei giovani in Italia, mentre in Francia e Germania prende la direzione opposta, spostandosi verso destra

Soffia deciso a sinistra il vento che guida il voto dei giovani in Italia, mentre in Francia e Germania prende la direzione opposta, spostandosi verso destra. Le speranze e i sogni delle nuove generazioni del nostro Paese sembrano guardare a sinistra, dove gli ideali di progresso, ambientalismo, antifascismo e inclusività si fanno sentire con forza. Non si può dire lo stesso per Germania e Francia dove le giovani menti guardano all’estrema destra con impulsi di conservatorismo e nazionalismo. In Italia, i giovani elettori hanno espresso una chiara preferenza per le forze di sinistra.

Il voto dei giovani in Italia

Stando ai dati elaborati finora da YouTrend, in testa c’è il Partito Democratico (Pd) che ha conquistato il 18% dei voti tra gli under 30, seguito a stretto giro dal Movimento 5 Stelle (M5S) con il 17% e dall’Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) con il 16%. Se si guardano, poi, i numeri che riguardano i voti dei soli studenti fuorisede italiani, è Avs ad essere in testa toccando quote vicino al 40%, seguita da Pd, Azione e M5s. La destra, rappresentata principalmente da Fratelli d’Italia (FdI) e Forza Italia, si attesta rispettivamente al 14% e al 9%. Le questioni ambientali, la giustizia sociale e l’uguaglianza sembrano aver risuonato profondamente con questa generazione, o almeno con quella italiana. Inizia così a stagliarsi un’Unione europea – per quanto riguarda i più giovani – come terra di contrasti, con direzioni e visioni opposte.

Il voto dei giovani in Francia

In Francia, il quadro è diverso dal nostro, con i giovani che mostrano un’inclinazione verso destra. Il 32% di ragazze e ragazzi tra i 18 e i 24 anni ha votato per la lista guidata dal presidente del Raggruppamento Nazionale (RN), Jordan Bardella, delfino di Marine Le Pen, mentre questa cifra scende al 26% per gli elettori over 65. Uno spostamento che potrebbe riflettere un sentimento di frustrazione e disillusione tra i giovani francesi, preoccupati per la sicurezza, l’immigrazione e l’identità nazionale. Tuttavia, non tutti i giovani francesi si sono orientati verso l’estrema destra.

La lista di Manon Aubry ha raccolto il 20% dei voti tra i 18-34enni, ottenendo solo il 4% tra gli over 65, il che suggerisce che una parte significativa dei giovani francesi cerca soluzioni radicali ma in direzioni politiche diverse. Il voto per i Verdi, diminuisce con l’età: 8% tra i 18-34 anni, 6% tra i 35-49 anni, 4% tra i 50-64 anni e solo 3% tra i più anziani. Quanto a Emmanuel Macron, che ha subito una generale batosta al punto da decidere di fare un passo indietro e sciogliere il Parlamento, continua a essere più popolare tra i pensionati, con Valérie Hayer – capolista dei macroniani di Renaissance – che ha ottenuto il 25% dei voti degli elettori in pensione.

Cdu e Afd in testa in Germania

In Germania, il panorama è simile a quello francese, con un’inclinazione dei giovani non indifferente verso l’estrema destra. Nel voto giovanile (16-24 anni), Cdu e Afd risultano appaiate al 17%. Ma con un incremento di 12 punti percentuali rispetto al 2019 per i giovani elettori di estrema destra. È quanto emerge da una tabella di exit poll pubblicata dal primo canale pubblico tedesco Ard. I Verdi, invece, perdono 23 punti percentuali scendendo all’11%, superando di poco la Spd che si attesta al 9% con un lieve incremento di 1 punto percentuale.

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