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G7 Italia, summit al via in ritardo (per colpa di Biden): Africa, aiuti a Kiev e qualche pecca organizzativa – Video

13 Giugno 2024 - 13:34 Felice Florio
Il racconto dalla Fiera del Levante, dove è stato allestito il media center (a 70 chilometri di distanza da Borgo Egnazia)

Bari – La zona rossa è circondata da un cordone militare invalicabile. Due chilometri di raggio da Borgo Egnazia, resort di lusso in provincia di Brindisi, nei quali è possibile muoversi soltanto se scortati. E, ovviamente, si può accedere solo se si fa parte delle delegazioni ufficiali. All’esterno dell’area off-limits sono allestiti decine di posti di blocco. Anche ai residenti dell’area è richiesto di sottoporsi ai controlli. La lunga coda di navette e auto che devono entrare nella contrada del Comune di Fasano non passa inosservata. Poi, a 70 chilometri di distanza, sono ospitati i giornalisti: più di mille cronisti, arrivati da tutto il mondo, che devono seguire i lavori attraverso dei maxischermi. Anche se con un mezzo privato percorressero per un’ora la Statale 16, verso Sud, non potrebbero comunque avvicinarsi alla masseria che ospita i leader mondiali arrivati in Puglia. E’ vero d’altro canto che gli investimenti per sistemare le strade ci sono stati: la sola Anas ha fatto interventi di sistemazione stradale per oltre 21 milioni, in particolare su Appia, Adriatica e strade provinciali di Borgo Egnazia.

Il ritardo di Biden

Fa sorridere che Giorgia Meloni abbia aperto i lavori dicendo: «Il G7 non è una fortezza chiusa che deve difendersi da qualcuno». La padrona di casa si riferiva «all’offerta di valori» che i Paesi membri devono condividere con il resto del mondo. Ma dal punto di vista dei giornalisti, così lontani dal luogo dell’evento, l’organizzazione coordinata da Elisabetta Belloni ha costruito esattamente una fortezza che non permetterà ai giornalisti di raccontare quanto avviene all’interno di Borgo Egnazia. All’apertura, il summit ha accumulato già un ritardo importante. La foto di famiglia è slittata di quasi mezz’ora rispetto al programma per colpa di Joe Biden. Nell’attesa, Meloni si è scattata qualche selfie con i fotografi: «Ora devo taggare tutti? Famo il post più lungo della storia…», ha scherzato in romanesco. Il presidente degli Stati Uniti è arrivato con oltre 20 minuti di ritardo: si è tolto gli occhiali da sole, ha abbracciato Meloni – un saluto più affettuoso che istituzionale – e si è preparato con gli altri leader per la foto di gruppo.

I tre temi della prima giornata: Africa, Medio Oriente e Ucraina

Le prime due sessioni del summit sono incentrate su «Africa, cambiamento climatico e sviluppo» e «Medio Oriente». Se nella giornata di domani – 14 giugno – l’ospite più atteso è il Papa, oggi i capi di Stato del G7 si preparano ad accogliere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Per il pontefice, che arriverà in elicottero verso le 12.30, sono stati previsti almeno 10 incontri bilaterali. Anche gli incontri faccia a faccia fissati da Zelensky sono parecchi. L’ucraino, che dovrebbe arrivare intorno alle 2 di pomeriggio, parteciperà a una sessione dedicata al conflitto russo-ucraino. Si continuerà a parlare di Kiev anche nell’incontro successivo, ristretto ai soli membri del G7. Zelensky si è detto fiducioso per le decisioni che saranno prese in Puglia circa il sostegno all’Ucraina: si parla di un accordo “di principio” per erogare 50 miliardi di dollari di aiuti a Kiev, attraverso l’utilizzo dei beni russi congelati all’estero, e di un’intesa tra Ucraina e Usa che impegnerebbe Washington per dieci anni.

Dal media centre

I cittadini pugliesi, intanto, oltre ai blocchi sulle arterie stradale che collegano Bari e Brindisi, subiranno domani lo stop dei treni regionali che si muovono lungo le linee delle Ferrovie del Sud Est. Dei bus sostitutivi dovrebbero comunque consentire il raggiungimento delle località tra Martina Franca e Putignano, tra Martina Franca e Taranto e tra Martina Franca e Francavilla Fontana. Per i giornalisti raccolti nel media centre della Fiera del Levante di Bari, si sta verificando qualche disguido organizzativo. Per chi arriva in auto – e sugli orari dei mezzi pubblici, soprattutto in questi giorni, non si può fare affidamento – è stato messo a disposizione solo un autosilo con posti limitati. Per accedervi, però, bisogna prima passare dal desk degli accrediti, quindi parcheggiare il veicolo in posti di fortuna, fare la coda per gli accrediti e uscire di nuovo dalla Fiera per spostare l’auto. Insomma, non una sistemazione agevole, mentre restano incredibilmente vuoti i parcheggi all’interno della Fiera.

Code all’ingresso

All’ingresso riservato alla stampa, poi, solo tre militari dei Carabinieri sono stati incaricati di controllare l’accesso di oltre mille giornalisti. Inevitabile che si formasse una fila abbastanza lenta: due carabinieri verificano manualmente l’interno di borse e zaini, uno passa il metal detector manuale lungo i fianchi dei cronisti. Dopo un lungo viale, secondo controllo da parte della Polizia: in questo caso le operazioni sono più rapide e si avvalgono degli stessi strumenti che si trovano negli aeroporti. Superato il secondo check, ci si ritrova all’interno del padiglione dedicato alla stampa italiana e internazionale, dove è stato ricreato un uliveto con delle piante in vaso.

Cappella, area giochi, tripudio di cibo e wi-fi lentissimo

Maxi schermi ovunque e stand di cibo la fanno da padrone: c’è l’azienda casearia che prepara le mozzarelle sul momento, i camerieri che tagliano le forme di formaggi, offrono degustazioni di olio e aceto. Sui vassoi dell’area catering, in funzione 24 ore su 24 – dal Giappone al Canada, i giornalisti lavoreranno a ogni fuso orario – spiccano tripudi di frutta e salumi locali. Verso ora di pranzo, grosse teglie di pasta al forno e terracotte ricolme di braciole al sugo calamitano l’attenzione rispetto al resto delle leccornie. C’è anche un’area relax con puff colorati e cuscini, uno spazio destinato alla preghiera e un’ala della Fiera dove i giornalisti possono distrarsi con calciobalilla e flipper. E magari aspettare, giocando a ping pong, che il Wi-Fi claudicante termini gli upload.

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