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Pavia, colpi di carabina contro il gruppo metal durante il concerto: ferito il chitarrista 20enne

04 Agosto 2024 - 15:51 Massimo Ferraro
I Burial of Babylon, un gruppo italiano, si stavano esibendo nel cortile del castello di Bereguardo quando qualcuno ha fatto fuoco mirando al palco

La band metal italiana Burial of Babylon si stava esibendo nel cortile del castello di Bereguardo, a pochi chilometri da Pavia, quando sono estati esplosi alcuni colpi di carabina verso il palco. Simone Maffei, 20enne chitarrista del gruppo, è rimasto ferito, colpito da una fucilata che gli ha piantato un pallino calibro 4.5 all’altezza di una spalla. Inizialmente il musicista non si è accorto della situazione. Né tra il pubblico qualcuno ha sentito l’esplosione dei colpi, probabilmente coperti dalla musica a tutto volume. Una volta arrivato al Pronto soccorso del Policlinico San Matteo, credendo di essere stato punto da qualche insetto, la sorpresa del pallino conficcato sotto pelle. L’episodio è avvenuto il 28 luglio scorso, come riportato ora da La Provincia Pavese, e la squadra mobile di Pavia che si occupa del caso è poi tornata sul palco per scoprire che altre fucilate erano state sparate, come mostrato dalla foratura di un piatto della batteria della band che si era esibita in precedenza. In paese non ci sono mai state lamentele per il volume troppo alto, ha dichiarato Felice Bonizzoni, sindaco di Bereguardo, «mi auguro che la polizia riesca ad identificare al più presto il responsabile di questo gesto». A Il Giorno ha parlato Maffei: «Sentivo prurito e bruciore alla spalla al quarto brano mi sono messo la mano sotto la maglietta e l’ho trovata imbrattata di sangue, capendo che non poteva essere stato solo un calabrone o un tafano». Ma ho continuato a suonare, anche per non creare panico. Nessuno ha sentito lo sparo e nessuno tra il pubblico s’è accorto di nulla». Poi l’arrivo in ospedale: «Mi hanno estratto il bossolino di piombo, a forma di clessidra, che si era conficcato nel muscolo della spalla destra, sotto la scapola, circa 2 centimetri sotto l’arteria. Sono stato fortunato, poteva decisamente andare peggio. Alla fine me la sono cavata con 15 giorni di prognosi e 3 punti di sutura».

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