Harvey Weinstein operato d’urgenza al cuore dopo un malore in prigione: era atteso a giorni in tribunale
Harvey Weinstein, l’ex potente produttore di Hollywood caduto in disgrazia con l’esplosione del caso #MeToo, è ricoverato in terapia intensiva a New York dopo essere stato portato d’urgenza in ospedale ed essere stato operato al cuore. Lo hanno confermato i portavoce dello stesso Weinstein, riferendo che il 72enne è stato portato al Bellevue Hospital di New York dalla prigione di Rikers Island domenica sera dopo aver accusato un malore. Oggi l’intervento, che avrebbe comportato la rimozione di fluido dal cuore e dai polmoni. Weinstein, divenuto l’uomo-simbolo della rivolta delle donne contro il sistema di avances e molestie nel mondo del cinema Usa (e non solo), è stato condannato nel 2020 a 23 anni di carcere per stupro e abusi sessuali. La sentenza è stata però annullata in appello pochi mesi fa per un vizio di forma. Resta comunque in carcere, anche perché sul suo capo pende pure un’altra condanna per lo stesso crimine già emessa in un altro processo in California, contro il quale l’imputato ha fatto appello. Proprio questa settimana Weinstein dovrebbe (sarebbe dovuto?) presenziare in tribunale all’udienza in cui gli inquirenti dovrebbero presentare nuove prove a suo carico nel processo di New York nato dalla denuncia dell’ex assistenti di produzione Mimi Haleyi.
I problemi di salute e i ricoveri in serie
Weinstein non è nuovo d’altra parte a problemi di salute e ricoveri. Soffre di diabete e pressione alta. Nel 2020 è stato ricoverato una prima volta dopo aver accusato dolori sospetti al petto. Poi, pochi mesi dopo, è stato operato allo stesso Bellevue Hospital per un’arteria ostruita. Almeno due poi, quest’anno, i ricoveri resisi necessari per il 72enne: a fine aprile per problemi non meglio specificati; a luglio scorso per Covid-19 e doppia polmonite.
Leggi anche:
- Harvey Weinstein in ospedale, il ricovero dopo il trasferimento al carcere di New York: «Ha bisogno di aiuto»
- Troppi errori, la Corte di Stato di New York revoca la condanna per Harvey Weinstein: «Non ha ricevuto un giusto processo»
- Un’altra attrice accusa Harvey Weinstein: «Si spogliò e abusò di me a New York nel 1995». E nei guai finisce pure la Disney