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Kursk, l’esercito russo avanza: in due giorni conquistati dieci villaggi. Zelensky: «Hanno lanciato una controffensiva»

Zelensky Ramstein 6mila soldati russi morti o feriti Kursk
Zelensky Ramstein 6mila soldati russi morti o feriti Kursk
Il commissario europeo Paolo Gentiloni: «Bisogna evitare di dare spazio a posizioni rinunciatarie, ad esempio sull'utilizzo delle armi»

La Russia da giorni avanza, anche nella regione di Kursk, quella che l’esercito ucraino ha occupato in parte ai primi di agosto. «L’esercito di Mosca ha lanciato una controffensiva nella regione russa di Kursk, sta avanzando e ha riconquistato dieci località negli ultimi due giorni», ha annunciato il ministro della Difesa russo Andrey Belousov. L’attacco è stato confermato anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Sul sostegno militare all’esercito di Kiev è intervenuto l’attuale commissario europeo per gli Affari economici Paolo Gentiloni in un’intervista al Sky Tg24: «L’Italia sino adesso è stata con convinzione dalla parte di Kiev e bisogna evitare di dare spazio a posizioni rinunciatarie, ad esempio sull’utilizzo delle armi. L’Italia sinora è stata con Kiev ma con qualche distinguo di troppo».

Tajani: «Con Ucraina fino a pace giusta»

«Sia come centrosinistra che come Paese, dobbiamo evitare un atteggiamento riluttante nel sostegno all’Ucraina, perché nel mondo di oggi definisce la capacità dell’Ue di esserci o meno», ha spiegato Gentiloni. Sul tema ha parlato anche il Vice Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani che oggi, 12 settembre, ha avuto un primo contatto telefonico con il neo-ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha. «Ho confermato a Sybiha il convinto sostegno del governo italiano per l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza Ucraina. Resteremo al fianco di Kiev fino al raggiungimento di una pace giusta», ha riferito Tajani.

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