Ghali, il terzo tumore della madre e la musica come cura: così è nata “Niente panico”. «È la canzone più importante della mia vita»


A mezzanotte su tutte le piattaforme streaming dedicate alla musica uscirà Niente panico, il nuovo singolo di Ghali. Una canzone molto importante per il cantante italiano di origine tunisina, anzi, come scrive in un post sui propri profili social, la più importante della sua vita. Il motivo è legato a recenti fatti privati dei quali Ghali Amdouni, così all’anagrafe, classe 1993, parla solo oggi. Il post infatti è allegato a due foto. In una il rapper, cuffioni nelle orecchie, ha gli occhi chiusi e delle lacrime che gli solcano il viso. Nell’altra due mani che si stringono su un letto d’ospedale: una è la sua, l’altra, come si evince dal racconto, è quella della madre Amel, alla quale notoriamente l’artista è assai legato.
La grande paura e la musica
«Mia mamma si doveva operare – scrive Ghali – Un mese fa le hanno diagnosticato il cancro per la terza volta. Quando ci siamo svegliati quella mattina, il cielo era grigio. Mia mamma si è messa a pregare e mentre lo faceva piangeva e io riuscivo a sentire le sue lacrime piombare sul tappeto. La paura che mia mamma non riuscisse a superare l’operazione era sempre più forte. In quei giorni mi facevo mille domande: cosa dovrei fare prima che entri in sala operatoria? Come devo passare questi ultimi giorni con lei? Dovremmo guardare dei film insieme? Basteranno le preghiere che abbiamo fatto insieme ? Come affronterò il tour in arrivo ? Ha senso che io stia scrollando tik tok? E se me ne pentissi? A cosa servono tutti sti soldi e questo successo? Ho pensato più volte di smettere di fare musica e lo gridavo spesso in faccia a mia madre», confessa Ghali ai suoi fan. Già, perché «quei giorni mi sentivo solo. Entravano e uscivano medici, donne delle pulizie, infermiere, tutti continuavano a chiederci come stavamo. Mia madre mi disse “Ecco vedi? Ghali tu devi continuare, non hai fratelli, non hai sorelle, la musica è un dono di Dio, Dio ti sta dando fratelli e sorelle tramite la musica”».
Niente panico (per fortuna)
È nata da questa traumatica esperienza la sua ultima canzone, «la più importante di tutte». «Spesso andavo a prendermi una boccata d’aria nel giardino dell’ospedale e quel giorno ero lì. Ho messo le cuffie e ho schiacciato play su “niente panico”. Mi emoziono e faccio sempre fatica a trattenere le mie lacrime quando ascolto questo brano, ma quella volta è stato particolarmente intenso. Il vento intorno a me si sollevò, ho sentito una carezza e le mie lacrime scivolavano sul viso fino a finire sul prato, i cespugli intorno si muovevano». La storia, per fortuna, è a lieto fine. «In quei giorni ho avuto tanta paura, ma grazie a Dio l’operazione è andata bene. Quel giorno ho capito di aver scritto una cura, e per questo è la canzone più importante della mia vita. Dedico questa canzone a chiunque stia passando un momento difficile, per qualunque ragione, che sia lavoro, una malattia, un esame all’università, una guerra o un amore finito, perchè qualunque problema di salute mentale merita rispetto e comprensione. Dedico questa canzone a chiunque stia passando un momento in balia della paura». Il singolo rappresenta la terza uscita in vista di un (non annunciato) nuovo album, dopo Casa mia, con la quale ha preso parte alla 74esima edizione del Festival di Sanremo e la hit estiva Paprika.