Eleonora Giorgi è morta. Addio all’attrice malata di tumore al pancreas


Eleonora Giorgi è morta. Ne dà notizia l’AdnKronos. L’attrice era malata di tumore al pancreas. A metà febbraio era stata ricoverata per il peggioramento delle sue condizioni: non riusciva più a camminare. Giorgi era ricoverata alla clinica Paideia di Roma. Due oncologi, Paolo e Luca Marchetti, padre e figlio, l’avevano in cura. Il figlio Andrea Rizzoli ha scritto un libro sulla malattia della madre: Non ci sono buone notizie (Piemme). Al libro ha collaborato anche l’altro suo figlio, Paolo Ciavarro. Giorgi «si è spenta serenamente nell’amore e nell’abbraccio dei suoi figli e dei suoi affetti», ha fatto sapere la famiglia. Del fratello Paolo Andrea aveva detto che «suo figlio Gabriele è una medicina vivente per nostra madre: cascasse il mondo, lei alle 17 lo deve vedere».
Il tempo che le resta
«Faremo il necessario affinché il tempo che le resta sia piacevole, ma non possiamo fare nulla per allungarlo. Ci siamo goduti ogni istante con una intensità prima inimmaginabile. E continueremo fino all’ultimo giorno», aveva detto Andrea. L’ultima apparizione pubblica di Eleonora Giorgi è stata alla libreria Mondadori della Galleria Alberto Sordi di Roma, durante la presentazione del libro di Ciavarro con Barbara Palombelli. L’attrice, fornita di mascherina, aveva parlato ai presenti della sua malattia e anche scherzato con i figli: «Paolo vuole che smetta di fumare, ma perché? Hai paura che mi venga il tumore?».
La vita e la carriera
Eleonora Giorgi è stata attrice di grande successo negli Anni Ottanta. Ha girato film con Renato Pozzetto, Adriano Celentano, Nino Manfredi e Carlo Verdoni. Ha sposato (e ha poi divorziato) prima Angelo Rizzoli e poi Massimo Ciavarro. Nell’ottobre del 2023 aveva rivelato che le era stato diagnosticato un tumore al pancreas e nel corso di numerose interviste alla carta stampata e alla tv ha raccontato la progressione della sua malattia fin quasi all’ultimo. Nata a Roma il 21 ottobre 1953 da padre di origine inglese e madre ungherese, ha esordito 18enne al cinema con una piccola parte nel film “Roma” (1972) di Federico Fellini. Ha ottenuto l’anno dopo il suo primo ruolo da protagonista in “Storia di una monaca di clausura” (1973), diretto da Domenico Paolella, film inserito in quel filone ‘sexy conventuale’ in voga in quel frangente. Ha recitato la parte di Carmela Simoni, che era diventata suor Agnese del Gesù, mentre Catherine Spaak è suor Elisabetta.
Il filone sexy e i film drammatici
La pellicola l’aveva lanciata nel filone del sexy all’italiana. Poi aveva recitato in “Appassionata” (1974) diretto da Gianluigi Calderone e interpretato in coppia con Ornella Muti. Giorgi era una minorenne seduttrice del dentista (Gabriele Ferzetti), padre dell’amica. Nello stesso anno aveva posato nuda per l’edizione italiana della rivista “Playboy”. In seguito ha girato: “Il bacio” (1974) di Mario Lanfranchi, “Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno” (1974) di Luciano Salce, “La sbandata” (1974) di Salvatore Samperi, “Conviene far bene l’amore” (1975) di Pasquale Festa Campanile, “Cuore di cane” (1975) di Alberto Lattuada e “Liberi armati pericolosi” (1976) di Romolo Guerrieri. Poi i film drammatici: è tra gli interpreti di “L’Agnese va a morire” (1976) di Giuliano Montaldo, “Una spirale di nebbia” (1977) di Eriprando Visconti, “Un uomo in ginocchio” (1979) di Damiano Damiani e “Dimenticare Venezia” 1979) di Franco Brusati.
Le commedie
Il grande successo arriva con la fine degli Anni Settanta. È al fianco di Adriano Celentano in “Mani di velluto” (1979) e “Grand Hotel Excelsior” (1982). Con Renato Pozzetto in “Mia moglie è una strega” (1980) e “Mani di fata” ((1983), con Nino Manfredi in “Nudo di donna” (1981). Con Carlo Verdone dà vita ad una delle pellicole più celebri degli anni Ottanta, “Borotalco” (1982), vincendo il David di Donatello e il Nastro d’Argento per il personaggio di Nadia, che, ha raccontato, «è stato scritto su di me, comica, peperina». Nel 1983 ottiene il ruolo di Tea Guerrazzi in “Sapore di mare 2 – Un anno dopo” di Bruno Cortini. Seguono “Vediamoci chiaro” (1984) di Luciano Salce, “Giovanni Senzapensieri” (1985) di Marco Colli, “Il volpone” (1988) di Maurizio Ponzi e “Compagni di scuola” (1988) nuovamente con Carlo Verdone, di fatto il suo ultimo film.
Gli anni Duemila
Negli anni Duemila diveta produttrice e attrice teatrale ella commedia “Fiore di cactus” di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy per la regia di Guglielmo Ferro. Torna poi a recitare nelle commedie “Due ragazzi irresistibili” e “Suoceri sull’orlo di una crisi di nervi”. Dopo diversi anni dall’ultima esperienza sul grande schermo, nel 2016 torna a recitare in due film: “My Father Jack” di Tonino Zangardi e “Attesa e cambiamenti” di Sergio Colabona. Ha inoltre proseguito la sua attività di conduttrice radiofonica con Effetto Notte su Rai Radio Due affiancata da Riccardo Pandolfi. Nel 2018 partecipa come concorrente al programma televisivo “Ballando con le stelle” e alla terza edizione del “Grande Fratello Vip”, in cui viene eliminata nel corso della quinta puntata con il 36% dei voti. Nel 2021 ha partecipato allo show “Il cantante mascherato 3”.