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Benedetto Ceraulo morto in ospedale: l’assassino di Gucci si era sparato in testa dopo aver ferito il figlio

30 Aprile 2025 - 10:36 Ugo Milano
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Il post pubblicato dal figlio del 63enne: «Ti perdono per il male che mi hai fatto ma non per il male che hai inflitto a te stesso»

È morto dopo alcuni giorni di agonia il 63enne Benedetto Ceraulo, che nel 1995 a Milano uccise l’imprenditore Maurizio Gucci. Il 22 aprile scorso, l’uomo aveva sparato al figlio Gaetano, 37enne, ferendolo al culmine di una lite nel giardino della casa dove abitava a Santa Maria a Monte (Pisa). Poco dopo aver ferito il figlio, Ceraulo aveva rivolto l’arma contro di sé e si era sparato alla testa. Il 63enne era ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Pisa.

La lite con il figlio e la sparatoria

Subito dopo il ricovero in ospedale, Gaetano Ceraulo, ferito al volto ma non in pericolo di vita, aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook un post rivolto al padre: «Ti perdono per il male che mi hai fatto ma non per il male che hai inflitto a te stesso». Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Benedetto Ceraulo era stato raggiunto dal figlio, che vive a Milano, per trascorrere le festività pasquali a Santa Maria a Monte. All’origine della lite con il figlio 37enne ci sarebbe un futile motivo, forse un graffio alla macchina.

L’omicidio Gucci

Ceraulo è considerato l’esecutore materiale dell’agguato ordito nel 1995 da Patrizia Reggiani per uccidere l’ex marito Maurizio Gucci. Condannato in primo grado all’ergastolo nel 1998, la pena gli era stata ridotta in appello a 28 anni, 11 mesi e 20 giorni. Grazie alla buona condotta, Ceraulo aveva potuto uscire dal penitenziario della Gorgona – dove è stato lungo detenuto – da un paio d’anni.

Foto copertina: ANSA/Carlo Ferraro | Benedetto Ceraulo ripreso nell’aula del Palazzo di Giustizia di Milano durante il processo per l’uccisione di Maurizio Gucci, in una foto del 1998

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