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L’incendio a Gerusalemme è «sotto controllo». La devastazione dopo l’inferno di fuoco – Il video

Sono circa 13 mila gli ettari bruciati nel vasto incendio che ha colpito la periferia di Gerusalemme. Il rischio ora è che le fiamme possano riprendere forza per colpa del vento. In arrivo anche aiuti e mezzi dall'Italia

L’incendio che minacciava la città di Gerusalemme è «sotto controllo» dopo oltre 24 ore di lavoro incessante dei vigili del fuoco. Come ha spiegato un portavoce dei pompieri israeliani, il pericolo che le fiamme possano tornare a farsi pericolose non è del tutto scongiurato. Per il momento «restano solo pochi focolai e tutte le squadre rimangono dispiegate nelle zone colpite», ha spiegato il vigile del fuoco impegnato nelle operazioni di spegnimento. Ma la guardia resta ancora alta, per il rischio che le fiamme possano essere alimentate di nuovo dal vento.

L’aiuto dall’Italia

Sono 163 le squadre di vigili del fuoco impegnate da ieri 30 aprile attorno a Gerusalemme. I pompieri hanno fatto ricorso a 12 velivoli impegnati su almeno 11 località della periferia di Gerusalemme. Oggi 1 maggio otto aerei antincendio sono previsti da Cipro e dall’Italia. Sarebbero andati a fuoco almeno 13 mila ettari.

Il rientro degli evacuati

Già in mattinata, le autorità israeliane avevano consentito ai residenti delle città evacuate di rientrare nelle loro case. Come riporta Times of Israel, gli evacuati sono tornati nelle località di Sha’ar Hagai, Mesilat Zion, Beit Meir, Shoresh, Neve Ilan, Yad Hashmona e Nataf, a nord-ovest di Gerusalemme. Ai residenti di Mevo Horon, un insediamento in Cisgiordania vicino a Modiin, è stato permesso di rientrare nelle proprie case questa mattina presto, in seguito a una verifica della polizia. Ieri anche i residenti di Eshtaol e Mishmar Ayalon, entrambi evacuati, sono potuti rientrare nelle proprie città.